Lazio, la cessione di Milinkovic ossigeno pure per il bilancio

mILINKOVIC (rOSI)
di Alberto Abbate
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Venerdì 12 Luglio 2019, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 10:27
Con un colpo in uscita, vince sempre lo scudetto del bilancio. Ci riprova, Lotito: per far tornare i conti in equilibrio, è pronto a sacrificare un altro pezzo pregiato. Nel 2017/18 chiuse con un utile di 37,3 milioni grazie alle plusvalenze di Keità (29,3 milioni), Biglia (16,4 milioni) e Hoedt (15,7 milioni). L’anno scorso toccò alla plusvalenza Felipe Anderson (23,1 milioni) al West Ham, adesso ne va generata almeno un’altra. Milinkovic (con un cartellino già ammortato a 6 milioni) ne garantirà una elevatissima. Per questo gli era stata fatta una promessa e verrà rispettata, ma la Lazio vuole scatenare un’asta. La Juve ha trovato con il giocatore l’accordo, il Psg ha sondato il terreno con Kezman tramite Leonardo. Da giorni si vocifera di un’offerta dalla Premier di 80 milioni, ma prima della cessione di Pogba lo United non si farà sotto. E’ il Real che vuole a tutti i costi l’ex Juventino, ma occhio sempre che i galacticos non dirottino sul serbo. Tare martedì era volato a Madrid, ma non ha avuto nessun contatto, nemmeno per il pupillo Ceballos. Piuttosto ha chiesto al superprocuratore Mendes un aiuto per piazzare nel miglior modo Milinkovic. Poco importa se in Italia o all’estero, l’importante è che arrivino proposte da almeno 85 milioni a Formello. Oggi Sergej sarà “costretto” a partire con la Lazio in ritiro, ma Inzaghi difficilmente potrà contarci per il futuro. Il tecnico ha ottenuto la permanenza di Luis Alberto, anche se lo spagnolo nelle prossime settimane verrà tenuto sotto controllo. Tare e Lotito vogliono vederlo supermotivato, non è ammesso più nessun lamento. Lui dovrebbe portare almeno 30-35 milioni da Siviglia per ottenere il benservito. E’ stato detto pure al suo entourage con cui si sta lavorando invece sul rinnovo. 

FASCE
Non c’è stato tempo tuttavia per concentrarsi su Luis Alberto. L’agenzia ha cercato di superare una volta per tutte per Jony l’ultimo nodo burocratico. L’esterno asturiano ieri non ha potuto sostenere le visite mediche, come previsto, perché il Malaga non aveva ancora trasmesso il transfer a Formello. Gli esami sono stati rimandati a stamattina prima della partenza per il ritiro, il 28enne ieri si è concesso così un pranzo alle Due Lune, immortalato prima dell’allenamento pomeridiano. L’altro esterno Lazzari invece è stato accolto dai laziali in delirio, sinora è l’acquisto che ha sollevato più entusiasmo. Sono da scoprire Adekanye e Vavro (in difesa occhio a Rajkovic svincolato dal Palermo), ci sarà tempo nei prossimi giorni ad Auronzo. Inzaghi ripartirà dal 3-5-2, ma è pronto a fare nuovi esperimenti sul modulo. Ora ha le ali per passare pure al 4-3-3, a seconda della partita o a gara in corso. 

ATTACCO
In questo senso si punterà sempre di più su un Correa più maturo. Lui non si tocca per il futuro. Poco importa che, dopo il Napoli, anche il Milan abbia fatto un sondaggio. Servirebbero almeno 65 milioni per strapparlo alla Lazio, non basterebbe nemmeno l’inserimento di Cutrone come parziale acconto. Anche perché con il dietrofront di Caicedo, Inzaghi potrebbe considerare il reparto avanzato così a posto. Immobile, con lavoro sulle fasce, tornerà una macchina da gol. E’ stata rifiutata ogni offerta dalla Cina per Ciro e lui ha promesso d’avere un altro bilancio sotto porta quest’anno. Gli manca una rete e sarà ultracentenario. 
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