L’album racconta «della passione dell’incontro, della curiosità di un viaggio infinito, dell’idea che la musica incanti il mondo e unisca i popoli» e ha già fruttato a Simeoni il premio Città di Loano e l’arrivo in finale al Premio Tenco quale miglior disco in dialetto. Simeoni d’altronde pensa e scrive i suoi testi nella lingua della sua “Sabina Madre”.
«Mi viene naturale, non ho mai pensato il testo o una storia in italiano – ha detto in un’intervista a Blogfolk.com - Poi mi piace sempre combinare e amalgamare insieme lingue, ma parto sempre da casa». Per entrare nel mondo di Orfeo Incantastorie «bisogna essere molto curiosi, molto disponibili a viaggiare, all’ascolto di un dialetto inusuale, a una voce utilizzata come strumento che parte dall’alto Lazio, passa per la monodia medievale e popolare, attraversa il canto che allude all’Africa, vola sui cieli della Bretagna e del grande Nord, rimbalza nelle nostre città attraverso il rap e la trance. Ci sono tutti i miei suoni e le mie passioni», dice Raffaello, nel mezzo di un viaggio che da Rieti è partito e a Rieti, ogni tanto, ritorna.
L’ingresso al concerto è libero, fino ad esaurimento posti a sedere. In caso di maltempo il concerto si terrà nell’Ex Chiesa San Giorgio.
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