Ritmo in pista e stile rétro, l'estate è tutta Swing: maestri e principianti riempiono le balere "ruggenti"

Ritmo in pista e stile rétro, l'estate è tutta Swing: maestri e principianti riempiono le balere "ruggenti"
di Laura Larcan
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Martedì 9 Luglio 2019, 12:01 - Ultimo aggiornamento: 12:09

Il ritmo non dà tregua, è irresistibile. Basta assecondarlo. Scarpe comode ma in stile, gambe molleggiate, un dress code un po’ rétro ma condito di fantasia, tanta voglia di divertirsi. Le piste sono pronte per gli aspiranti ballerini, le orchestre accordano gli strumenti per dare il via alle danze, le luci regalano un’atmosfera bohémien che sa tanto di lungosenna parigino. Ma quanto è bello ballare sotto le stelle a ritmo frenetico e febbricitante di swing. Piace tanto ai romani (e ai turisti, perché no?).

La riscoperta del ballo ruggente ad effetto nostalgia è ormai il leitmotiv di questa estate (che risente, certo, di un fenomeno che ormai spopola d’inverno tra fior di palestre e locali ad hoc). Il lindy hop è oggi quello che l’aerobica era negli anni ‘80. Frase presa in prestito ad un insegnante. «Musica orecchiabile, passi ballabili e contesti molto coinvolgenti, senza limiti di età nè di allenamento», dicono gli organizzatori delle Swing Factor, serate dedicate interamente a queste sonorità targate anni ‘30 e ‘40 nell’ambito dell’Aniene Festival a Montesacro.

 

 


Eventi tagliati su misura per gli irriducibili swinger, per i più rodati ed esperti, ma anche per i curiosi. L’appuntamento è ogni giovedì (fino al 3 agosto) e domenica. A partire dalle 20,30 si può approfittare delle lezioni gratuite di alcune scuole di ballo romane, mentre dalle 22 largo alle performance di quintetti, ogni volta diversi, capitanati dal sassofonista Giorgio Cùscito, consacrato ambasciatore dello swing a Roma durante il Roma Jazz Festival. Clima da New Orleans anni ‘40, alternato a cabaret anni ‘30 e ‘40, chitarra, contrabbasso, batteria, un pizzico di ispirazione al mondo di Duke Ellington, e la balera dell’Aniene Festival, sul fiume manco a dirlo, prende vita. L’agenda è importante.

Vista la popolarità del ballo, tanti sono i festival che ritagliano serate evento ad hoc. Come al Parco Shuster, all’ombra di San Paolo fuori le Mura, che ogni domenica apre le sue piste da ballo, per lezioni di grandi maestri e maratone di musica dal vivo. Principianti ed esperti, nessuna distinzione, il parco si trasforma in una grande sala da ballo con la musica live della Swing Valley Band, formazione di sassofonisti, pianisti, vibrafonisti. Pensare che l’ensemble propone addirittura i concerti presentati da John Hammond alla Carnegie Hall di New York nel 1938 e nel 1939. Se non è nostalgia mitica questa.

Lo swing, insomma, non si improvvisa. Ne sa qualcosa anche Villa Celimontana che ogni martedì trasforma il suo Jazz Club estivo in una grande balera dal titolo inconfondibile, Swing Swing Swing.
Il programma? Da acquolina, per i patiti del ritmo. Scuola di ballo con lezioni tecniche gratuite a partire dalle 20:30, e poi concerto live per scatenarsi in pista.

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