Cinema che passione, amici e colleghi di set si raccontano: Mastandrea e Silvestri tra lacrime e sorrisi

Cinema che passione, amici e colleghi di set si raccontano: Mastandrea e Silvestri tra lacrime e sorrisi
di Roberta Marchetti
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Martedì 9 Luglio 2019, 12:01
Due romani doc protagonisti ieri sera all’ Isola del Cinema, storica manifestazione dell’estate capitolina dedicata alla Settima Arte e ospite come ogni anno dell’ Isola Tiberina. Daniele Silvestri e Valerio Mastandrea si sono passati il testimone nella suggestiva arena sotto le stelle per le loro proiezioni speciali. Il sipario si è aperto prima sul cantautore - fresco di nuovo album, il nono della sua carriera, ‘La terra sotto i piedi’ - arrivato con tutta la famiglia per presentare il videoclip del brano “Scusate se non piango”. Un vero e proprio short film, della durata di nove minuti, che vede alla regia Mastandrea e Giorgio Testi - entusiasta in platea nel rivedere le immagini che scorrono - e un cast d’eccezione formato da alcuni dei nomi più apprezzati del grande schermo come Claudia Pandolfi, Pietro Sermonti, Paolo Calabrese e Sabrina Impacciatore.

Le coreografie sono di Lillo, presente in prima fila, mentre il protagonista è Giovanni Anzaldo, sul palco insieme a Silvestri per un commento sul backstage del video prima di lasciare la parola alle immagini. «Nemmeno una scena di questo cortometraggio musicale si sarebbe potuta realizzare senza la partecipazione amichevole e disinteressata di ognuno dei partecipanti - ha spiegato il cantautore di Prati - Un misto di disponibilità, dedizione e professionalità che ancora non so come mi sono meritato».

Dalla musica al cinema con la proiezione di ‘Ride’, film che segna l’esordio di Valerio Mastandrea dietro la macchina da presa e che gli è valso il Nastro D’Argento 2019 come Miglior Regista esordiente. Emozionata la giovane attrice Chiara Martegiani - protagonista e compagna dell’attore romano - applauditissima dal pubblico per la difficile interpretazione. Il film, infatti, affronta il delicato tema della perdita della persona amata, la cronaca di quello che rimane dopo, un vuoto incolmabile e incomunicabile.

Attraverso i panni di Carola, che reagisce come nessuno si aspetta alla perdita del marito, Mastandrea rompe ogni tabù sul tema della morte.
Un’opera prima che, visto il successo, potrebbe rappresentare per lui un’importante svolta artistica. Due artisti a tutto tondo, ma soprattutto due grandi amici, Daniele Silvestri e Valerio Mastandrea sono riusciti a far dialogare brillantemente musica e cinema in uno degli appuntamenti più attesi di questa bella stagione sull’ Isola amata dai cinefili (e presa d’assalto ieri dai loro fan) mentre il Tevere rifletteva arte, talento e stelle.
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