I concerti a Roma: dai Negrita a Ben Harper, da Skunk Anansie a Tears for Fears a Salmo

ben harper
di Fabrizio Zampa
28 Minuti di Lettura
Lunedì 8 Luglio 2019, 11:52 - Ultimo aggiornamento: 15:00

LUNEDI’ 8 LUGLIO
 
 
Rock/I Garbage sbarcano a Villa Ada

Ormai sono poche le formazioni che hanno uno stile ben preciso, vedi i Garbage, band americana ma anche scozzese nata nel 1993 a Madison, nel Wisconsin, e formata dalla vocalist Shirley Manson, da Edimburgo, e dagli statunitensi Duke Erikson e Steve Marker (chitarre) e Butch Vig (batteria). Dopo 25 anni di successi e 17 milioni di dischi venduti, i quattro si sono chiusi in studio più di un anno per scrivere e incidere i brani del loro ottavo album, ancora senza titolo, che dovrebbe essere il seguito del precedente "Strange Little Birds" del 2016. Parlavamo di stili, e ai Garbage si applicano tante etichette: alternative rock, trip hop, post-grunge, industrial e via di questo passo.Ma quello che conta è l'incazzatura, quella rabbia che non li lascia mai.
«Adesso – dice Shirley - sono tutti ansiosi di fare un disco politico, roba tipo il mio album di protesta, ma è un po' tardi per protestare, bisognava farlo cinque anni fa. Certamente il nostro non sarà un disco alla moda: vedo un sacco di gente cambiare in continuazione, un minuto sono pop, quello dopo sono barricaderi e incazzati, e quello dopo li vedi  cantare canzoni d'amore tristissime. Molti musicisti oggi saltano sul primo carrozzone, ma non è il nostro stile. Siamo quello che siamo, nel bene e nel male: siamo e saremo sempre provocatori». Molto probabilmente la band anticiperà nell’attuale tour i brani del nuovo album.
Roma Incontra il Mondo, Villa Ada, via di Ponte Salario 28, ore 20
 
 
Rock/Gli Skunk Anansie tornano con 25 anni di carriera

Un saporito cocktail di heavy metal, testi politicizzati, funk, blues, punk, rock, reggae, hip hop, elettronica: è la ricetta degli Skunk Anansie, ovvero la vocalist Skin (Deborah Anne Dyer, inglese di Brixton), Ace (Martin Kent) alla chitarra, Cass Lewis al basso e Mark Richardson alla batteria, di nuovo insieme dopo una serie di allontanamenti e di  reunion. Tornano in tour per celebrare i primi 25 anni di attività già festeggiati con un doppio album, “25live@25”, uscito a gennaio e che offre 25 brani, da “Charlie Big Potato”, “Hedonism” e “Because of you” a “Little Baby Swastikkka” e “Intellectualise My Blackness”, registrati dal vivo dal 2007 a oggi in varie occasioni, compresi tre pezzi incisi a Milano, Taormina e Rimini, tutti selezionati e lavorati dal loro storico partner Jeremy Wheatley.
«La gente viene a sentire noi che cantiamo e suoniamo, non cose finte: non ci saranno solo hit ma anche canzoni inedite e canzoni vecchie mai suonate dal vivo», dice Skin. Anni fa spiegava che «ci muoviamo fra vecchio e nuovo, perché certi hit non puoi non farli, ma il concerto è basato su brani nei quali parliamo dell'attuale realtà politica e sociale, che è davvero tragica. Se la politica e la società si allontanano è inevitabile che si creino situazione del genere. C'è bisogno di lavoro e tanti giovani non aspettano altro, quindi deve per forza esserci una corrispondenza tra la volontà del popolo e la politica. Per dirla chiara, adesso la gente deve alzare la testa, subito e con energia».
Beh, se aveva ragione nel 2013 a tutt’oggi non è cambiato molto, e vale la pena di citare uno slogan della band che non ha perduto la sua forza: «La nostra energia è sempre la stessa, però diciamo le cose in modo più conciso, e quando è necessario troviamo il modo di esprimerci con la maggior durezza possibile». Nella scaletta del concerto c’è un brano nuovissimo, "What You Do For Love" (è il primo inedito della band dopo “Anarchytecture”, album del 2016) e venerdì scorso, nel cconcerto di Bologna, nei bis c’era addirittura “Bella ciao”.
Parco della Musica, Cavea, ore 20
 
 
Jazz/Gli inglesi Incognito in concerto alla Casa

On the road da quarant’anni, da quando il vocalist, chitarrista e leader Jean-Paul "Bluey" Maunick, inglese originario di Mauritius, mescolava jazz e funk proponendo uno dei primi esempi di acid jazz e pubblicando due anni dopo il primo album “Jazz Funk”, la band britannica degli Incognito torna a Roma con la sua più recente formazione: accanto a Bluey, unico rimasto dei fondatori, ci sono le voci di Maysa Leak, Imaani e Tony Momrelle, il sax di Andy Ross, il trombone di Nichol Thompson, il chitarrista Tony Remy, il tastierista Matt Cooper, il bassista Francis Hylton e il batterista Richard Bailey, più altri eventuali musicisti visto che il gruppo si modifica molto spesso con aggiunte. Sono una delle band più creative a livello internazionale e il loro ultimo album “In Search of Better Days” del 2016 (dovrebbe essere il diciassettesimo, se i conti tornano, esclusi i live e le raccolte) ha avuto un enorme successo. I loro concerti e i loro dischi offrono un mix di groove, soul e funk con sonorità rinnovate in continuazione, e i brani firmati da Bluey sono come al solito ottimi.
Casa del Jazz, viale di Porta Ardeatina 55, ore 21
 
 
Tango/Village Celimontana, milonga con Celimontango

Il lunedì niente jazz ma tango con Celimontango, progetto che trasforma lo spazio in mezzo al verde della villa in una milonga aperta agli appassionati del genere: l’evento è a cura di Il Principe e dj Vargas, al completo di lezioni di tango a cura di Santiago Castro e Francesca del Buono. Concerto alle 22.
Village Celimontana, via della Navicella 12, dalle ore 20
 
 
MARTEDI’ 9 LUGLIO
 
 
Rock/I dEUS in concerto a Villa Ada

La band belga dei dEUS, on the road da quasi trent’anni, ha sempre fatto le cose perbene: va dal blues al jazz, dal rock al post rock e al punk, s’ispira ai Velvet Underground, a Leonard Cohen e a Charles Mingus,  nel 1999 ha pubblicato un album, “The Ideal Crash”, che l’ha fatta diventare famosa e amata, e adesso recupera quel pezzo della sua storia in una nuova versione, ristampata per l’occasione, e con un tour europeo. I vocalist e chitarristi Tom Barman e Bruno De Grootee, il violinista Klaas Janzoons, il bassista Alan Gevaert e il batterista Stéphane Misseghers spiegano che l’operazione è un modo come un altro per nutrire la nostalgia, e annunciano che le studio session dedicate alla composizione del loro ottavo e nuovo album sono già iniziate da un pezzo e molto probabilmente potremo già ascoltare live il nuovo materiale. Aprono il gruppo casertano dei Gomma e la band toscana Violet Blend.
Roma Incontra il Mondo, Villa Ada, via di Ponte Salario 28, ore 21
 

Rock/La band dei Negrita a Ostia Antica per Rock in Roma

On the road dai primi anni ’90, quando presero il nome del gruppo dal brano ”Hey Negrita” dei Rolling Stones, i toscani Negrita celebrano il loro quarto di secolo di carriera, periodo del quale fra dischi, tour e viaggi loro non si erano quasi accorti. Sono una delle migliori rockband italiane, di quelle che non sanno stare ferme: non smettono mai di viaggiare per trovare suoni, ritmi e ispirazioni di ogni paese del mondo, dalla Patagonia alla Louisiana, dal Brasile al Giappone, alla California, all’Inghilterra. L’hanno fatto anche per il loro ultimo album ”Desert Yacht Club”, che nel 2018 hanno proposto live in un Palalottomatica tutto esaurito.
Paolo "Pau" Bruni (voce, chitarra, armonica), Enrico "Drigo" Salvi (chitarra) e Cesare "Mac" Petricich (chitarra), a quasi cinquant’anni invece di riflettere sullo scioglimento della formazione spiegano che «non sappiamo bene perché, ma più diventiamo grandi e meno abbiamo voglia di stare a casa» e quindi sono andati a Londra, Tokyo, Stati Uniti e altri luoghi e continenti, spostandosi dal deserto di Joshua Tree a sperduti paesini messicani, portandosi dietro gli strumenti e stipandoli di paese in paese in varii furgoni, e ne è uscito fuori un disco doc, che mescola con disinvoltura rock, rap, elettronica, funk, country, reggae, folk, noise. Hanno anche partecipato all’ultimo Sanremo con il brano “I Ragazzi Stanno Bene”, ma la loro forza è nei concerti.
Rock in Roma, Teatro Romano di Ostia Antica, viale Romagnoli 717, ore 21
 
 
Rock/I Tears for Fears con il nuovo album alla Cavea

Chi negli anni ’80 e ’90 amava gli hit e il sound new wave della band inglese Tears for Fears, nata nel lontano 1981, e aspettava da un bel pezzo un loro ritorno in Italia (erano venuti nel 2008 e per una sola data l’anno scorso a Milano) li ritrova stasera in concerto. E’ una rentrée che i fan, ormai più che adulti, aspettavano da tempo. Il vocalist, chitarrista e tastierista Roland Orzabal e il vocalist, bassista e tastierista Curt Smith, entrambi 58 anni, saliranno sul palco del Roma SummerFest per presentare i brani del nuovo album “Rule The World” che segna il loro ritorno discografico dopo 13 anni: è il primo greatest hits della coppia, che propone non solo classici come “Shout”, “Sowing The Seeds of Love”, “The Working Hour” e “Everybody Wants to Rule The World” ma anche brani inediti messi a punto dopo tredici anni di silenzio, come “I Love You But I’m Lost” e “Stay”. A quanto si dice Roland e Curt sono molto meno arrugginiti di quello che l’età farebbe supporre. Apre la serata il cantautore Justin Jesso, statunitense di Chicago, nominato ai Grammy, che si sta affermando per aver partecipato, sia come coautore che cantante, alla realizzazione del disco di Kygo "Stargazing", che ha raccolto oltre mezzo miliardo di ascolti in poco più di un anno.
Parco della  Musica, Cavea, ore 21
 
 
Rock/Pinguini Tattici Nucleari a Capannelle

Sono in cinque, cioè il vocalist Riccardo Zanotti, il chitarrista e compositore Nicola Buttafuoco, il chitarrista Lorenzo Pasini, il bassista Simone Pagani, Elio Biffi alle pianoline (le piccole tastiere) e il batterista Matteo Locati: ecco i Pinguini Tattici Nucleari, età media 24 anni. Vengono da Bergamo e raccontano che la band è nata «quando i componenti si sono incontrati per caso all'aggregazione politica-sociale di cui fanno parte, schierata contro Dio, Satana, Santana, Majin Bu e i Calzolai, e comprende minoranze etniche quali bruchi, depliant che vengono lasciati nei parabrezza delle auto e le varie sfumature del colore indaco». Per capirci, non sono persone del tutto normali, però funzionano, sanno suonare e sono divertenti, copme dimostrano il loro nuovo album “Fuori dall’hype” («Per un artista generare hype significa creare grande attesa per il proprio prodotto: l'hype non si spiega, non ha regole: capita, oppure non capita», spiegano)  che presentano dal vivo e soprattutto  i milioni e milioni di streaming e di views su Youtube. Apre la serata la band romana Joe Victor, cioè il vocalist e chitarrista Gabriele Mencacci Amalfitano, il tastierista e vocalist Valerio Almeida Roscioni, il bassista Michele Amoruso e il batterista Guglielmo Senatore.
Rock in Roma, Capannelle, via Appia 1245, ore 21
 
 
Jazz/Swing Swing Swing al Village Celimontana

Ogni martedì si balla nella serata a tema Swing Swing Swing, con spazio per i Lindy Hoppers e gli amanti del ballo nonché lezioni gratuite a cura del scuola Swing School Days. Poi arriva la band Conosci mia cugina: “Conosci mia cugina” è il titolo di una vecchia canzone made in Italy (la cantava una vita fa Ernesto Bonino) ma anche il nome del gruppo swing formato da tre giovani musicisti, la vocalist Federica D’Andrea, il pianista Davide Annecchiarico e il contrabbassista Giuseppe Civiletti, che tre anni fa si sono uniti, spinti dalla passione per il jazz europeo e dalla voglia di recuperare e riproporre brani della musica swing italiana e americana degli anni ’50. Per i live con loro suonano altri due musicisti, il sassofonista Patrizio Destriere e il batterista Francesco Bonofiglio. La serata è a cura di Lalla Hop e dj Arpad, che si alternano tra palco e consolle.
Village Celimontana, via della Navicella 12, ore 21
 
 
Blues/Andy Corner, Andrea Angelini al Charity Cafè

Il vocalist, chitarrista e armonicista Andrea Angelini, in arte Andy’s Corner, replica tutti i martedì il suo progetto solista acustico: una sintesi di varii generi e influenze, un viaggio nella migliore musica anglo-americana degli anni ’60 e ’70, a partire dal blues.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
MERCOLEDI’ 10 LUGLIO
 
 
Jazz/Il trio di Bill Frisell live alla Casa

Il chitarrista Bill Frisell, statunitense di Baltimora, 68 anni, è un musicista dal sound e dallo stile inconfondibile che è venuto spesso in Italia, spazia in diversi generi e a parte il suo lungo viaggio nel jazz  ha collaborato con artisti di varie tendenze come Elvis Costello, Suzanne Vega, Ginger Baker, Ryuichi Sakamoto, Marianne Faithfull, David Sylvian e tanti altri. Arriva in trio con Thomas Morgan al contrabbasso e Rudy Royston alla batteria, due partner più che famosi: Morgan è tra i bassisti più richiesti sulla scena internazionale e ha suonato con Dan Weiss, Craig Taborn, John Abercrombie e Steve Coleman, mentre Royston fa parte della scena newyorchese, già con David Gilmore, Tom Harrell, John Patitucci, Dave Douglas. Un bel trio con un grande protagonista.
Casa del Jazz, viale di Porta Ardeatina 55, ore 21
 
 
Jazz/Il Decameron riletto in musica da David Riondino & ospiti

David Riondino, cantautore, musicista, regista e scrittore, mette in musica un classico della letteratura, il “Decameron” di Giovanni Boccaccio. Con lui ci sono Maurizio Fiorilla al contrabbasso (professore all'Università Roma Tre, è curatore di due edizioni dell’opera), la vocalist Eleonora Cardellini, il chitarrista Paolo Antinori, Massimiliano Chiapperi al cajon e percussioni, l'attrice Teresa Vanalesti che legge i testi e Dario Pisano, scrittore e già complice di Riondino nell’interpretazione di due novelle del “Decameron”. Il risultato è un viaggio tra racconti e canzoni per rivivere le storie più famose del capolavoro di Boccaccio, e sullo sfondo ci sono le illustrazioni dei racconti del Decameron, dalle miniature trecentesche alle moderne rappresentazioni a fumetti.
Village Celimontana, via della Navicella 12, ore 22
 
 
Cantautori/A Villa Ada le canzoni di Giorgio Poi

Il cantautore Giorgio Poi viene da Novara, è cresciuto a Lucca, a vent’anni si è trasferito a Londra per diplomarsi in chitarra jazz alla “Guildhall School Of Music And Drama” e oggi è romano d’adozione. Ha formato la band “Vadoinmessico” (con l’album “Archaeology Of The Future” ha fatto un tour fra Europa e Usa), dal 2013 vive tra Londra e Berlino, poi si mette a scrivere brani in italiano. E ancora, incide nel 2017 l’album “Fa Niente”, collabora con Carl Brave e Frah Quintale, suona la chitarra nell’ultimo disco e nel  live di Calcutta, produce un disco di Francesco De Leo ed è tra gli autori nell’ultimo album di Luca Carboni. Adesso è arrivato il suo nuovo album “Smog”, anticipato dai singoli “Vinavil” e “Stella”: lo sta presentando in questo “Smog Tour”.
Roma Incontra il Mondo, Villa Ada, via di Ponte Salario 28, ore 21
 
 
Jazz/The Cinematic Orchestra in concerto alla Cavea

The Cinematic Orchestra, formazione inglese guidata da Jason Swinscoe e da Dominic Smith, dopo lavori come “Motion”, “Every Day” e “Ma Fleur” continua il suo viaggio nel jazz che interagisce con l'elettronica in maniera quasi spirituale, propone dal vivo il materiale del nuovo album “To Believe” uscito a marzo e ritorna in tour con un organico d'eccezione: con Jason e Dominic sono in scena il sassofonista Tom Chant e il batterista Luke Flowers, le voci di Heidi Vogel e Larry Brown e una schiera di nuovi  talenti reclutati tra Europa e Stati Uniti, con l'America che è diventata già da anni la nazione di residenza di Swinscoe e Smith. La magia è pronta a ripetersi: quella magia dove jazz orchestrale e rarefatto si incontra e si fonde con rifrazioni cinematiche sofisticate e per nulla scontate, tra avanguardia contemporanea e le storiche rivoluzioni concettuali di Dziga Vertov.
Parco della Musica, Cavea, ore 21
 
 
Blues/Jam session con la band Taxi Blues

Jam session all’insegna del blues nell’appuntamento di “Blues Jam & Friends”: la serata è coordinata dalla formazione Taxi Blues, con il vocalist Angelo Auciello, Emiliano Guidi (pianoforte e Hammond), Luca Amici al contrabbasso e Mario Damico alla batteria. Come sempre, ospiti e musicisti appassionati di blues sono invitati a salire sul palco e intervenire.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
GIOVEDI’ 11 LUGLIO
 
 
Rock/I Neurosis da Oakland a Rock in Roma

Post-hardcore, alternative metal, sludge, doom metal (quello dei Black Sabbath, per intenderci), progressive metal, drone doom: sono alcune delle etichette applicabili ai Neurosis, la band californiana di Oakland che stasera è sul palco di Rock in Roma. Il chitarrista, vocalist e leader Scott Kelly, il chitarrista Steve Von Till, il tastierista Noah Landis, il bassista Dave Edwardson e il batterista Jason Roeder, più Josh Graham che pensa ai visual effects, hanno un sound che mescola hardcore, punk, dark ambient, industrial, musica tribale, indie rock e crust punk. On the road dagli ultimi anni ottanta, sono considerati tra i pionieri del loro stile, definito "atmospheric hardcore", hanno una dozzina di album alle spalle (l’ultimo è “Fires Within Fires” del 2016) e dal vivo offrono atmosfere apocalittiche e pesanti. Apre la serata il gruppo Yob, ovvero il vocalist e chitarrista Mike Scheidt, il bassista Aaron Rieseberg e il batterista Travis Foster: vengono da Eugene, Oregon, e anche loro si muovono fra doom metal, stoner metal e post-metal.
Rock in Roma, Teatro Romano di Ostia Antica, viale Romagnoli 717, ore 21
 
 
Hip hop/Irama, il suo rap d’autore al Parco della Musica

Torna sulla scena un altro musicista che arriva da “Amici”, il talent di Maria De Filippi: è Irama, all’anagrafe Filippo Maria Fanti, 23 anni, da Carrara, rapper ma anche cantautore che pochi mesi fa era in concerto all’Atlantico Live. Da bambino ascoltava Francesco Guccini e Fabrizio De André, poi è passato all'hip hop. Il suo nome d’arte vuol dire "ritmo" in lingua malese, lui si muove fra generi diversi, ha già frequentato un paio di festival di Sanremo (all’ultimo aveva il brano “La ragazza con il cuore di latta”) e adesso, forte del successo del suo “Plume” (un EP con sette brani fra rap e canzone d’autore) e del nuovo e terzo album “Giovani per sempre”, uscito a febbraio, continua a portare di città in città il suo nuovo tour a base di rap d’autore. Domenica ha fatto un sold out al Mediolanum Forum di Milano, stasera arriva per gli appuntamenti del Roma SummerFest.
Parco della Musica, Cavea, ore 21
 
 
Hip hop/Bud Bunny, la sua trap da Portorico a Roma

Bad Bunny, nome d’arte del portoricano Benito Antonio Martínez Ocasio, soprannominato El Conejo Malo e Re della trap latina, è nel cartellone di Fiesta ma il suo concerto è a Capannelle sul palco di Rock in Roma. Con diverse nomination ai Grammy e ai Latin Grammy Awards, ormai ha raggiunto un successo internazionale: negli ultimi due anni è diventato uno degli artisti più richiesti della musica latina e ha conquistato tutte le classifiche di vendita e popolarità. “The Trap King” nel corso della sua carriera ha collaborato con tante star, da J Balvin a Cardi B, Daddy Yankee, Ozuna, Nicki Minaj, Nicky Jam, Maluma, e nell’attuale tour presenta i brani dell’ultimo album “X100pre”.
Rock in Roma, Capannelle, via Appia 1245, ore 21
 
 
Rock/A Villa Ada la band belga Hooverphonic

Era il 1991 quando il polistrumentalista e compositore belga Alex Callier fondò la band Hooverphonic con il chitarrista Raymond Greets, il tastierista Frank Duchêne e la vocalist Esther Lybeerts, sua cugina, che abbandonò dopo poco il gruppo lasciando il posto a Liesje Sadonius nel 1995. Da allora è cominciata per gli Hooverphonic una caccia alle voci femminili: ne sono passate almeno una dozzina e oggi la cantante è la diciottenne Luka Cruysberghs, vincitrice del concorso “The Voice Of Flanders 2018” (una specie di X-Factor) che ha completamente conquistato il leader Alex, severo giudice dello show televisivo. Adesso è arrivato “Looking For Stars”, il decimo album in studio della band, anticipato dal singolo “Romantic”. Con una lunga storia e molti successi alle spalle  (vedi i tormentoni “Mad About You” e “Anger Never Dies”) gli Hooverphonic hanno collezionato svariati dischi di platino e d’oro.
Roma Incontra il Mondo, Villa Ada, via di Ponte Salario 28, ore 21
 
 
Jazz/Sarah Jane Morris, un tributo a John Martyn

Sarah Jane Morris è la più importante vocalist britannica di soul, jazz e rhythm & blues, ha una voce potente che fruga nel soul e ha cantato in Italia decine di volte. Adesso, insieme a tre chitarristi (Tony Remy,  Henry Thomas e Tim Cansfield) e al percussionista Martyn Barker, propone un omaggio al cantautore e chitarrista scozzese John Martyn, artista geniale ma difficile, scomparso nel 2009 dopo una vita piena di problemi ma amatissimo da un paio di generazioni di fan: si muoveva tra folk, blues e  jazz, usava la voce come se fosse uno strumento musicale, era un amico di Nick Drake e ha lasciato una trentina di album e centinaia di splendide canzoni. E’ un tributo giusto, sia perché la musica di Martyn era intensa e di classe, sia perché Sarah Jane la rilegge nella maniera migliore e nell’atmosfera ideale.
Casa del Jazz, viale di Porta Ardeatina 55, ore 21
 
 
Rock/Al Village Stefania Patanè, dalla Sicilia con “New Focus”

“New Focus” è un progetto di composizioni inedite nel quale la vocalist Stefania Patanè, siciliana di Catania, racconta se stessa e la sua terra in un mix di ritmi e melodie mediterranee e groove di importazione afroamericana, un originale crossover fra jazz contemporaneo, world music, tradizione siciliana e song writing. I brani di “New Focus” esprimono «un intenso moto creativo che attraversa il nostro profondo sud» in un cocktail di lingue (siciliana, italiana e inglese) per la voce di Stefania, in quartetto con il pianista e tastierista Seby Burgio, il chitarrista Enrico Bracco e il batterista e percussionista Francesco De Rubeis
Village Celimontana, via della Navicella 12, ore 21
 
 
Blues/King Bee Trio live al Charity Cafè

Un viaggio verso la Louisiana, verso l’origine di quel blues dal quale è nata quasi tutta la musica moderna, con una band che ripropone il suono tradizionale di un’epoca d’oro: The King Bee Trio è un trio che ripropone in chiave semi acustica alcuni dei grandi classici della storia del blues  mettendo a confronto quello del Delta e quello cresciuto a Chicago, il primo con i brani di Robert Johnson e il secondo con quelli di Muddy Waters, oltre a classici di Willie Dixon, Blind Willy Johnson, Jimmy Reed, Howling Wolf. Sono Stefano Carboni (voce e armonica), Davide Citrolo (chitarra) e Carlo Cammarella (basso).
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
VENERDI’ 12 LUGLIO
 
 
Rap/Salmo in concerto a Rock in Roma

I re del nostro rap non sono pochi, ma nei primi posti c'è senz’altro Salmo, all'anagrafe Maurizio Pisciottu, sardo di Olbia, 35 anni, rapper e producer il cui album “Hellvisback” è stato il più venduto nel 2016, con il relativo tour di 50 date andato sold out. Con milioni di click su Youtube, dischi d’oro e di platino in bacheca, Salmo ha cambiato la scena rap italiana aggiungendo elettronica e hardcore alla sua ricetta. E' on the road da parecchio, prima con band come gli Skasico (tre album e tour europei), i Three Pigs e i To Ed Gein, poi nel 2011 è passato al rap e ha pubblicato il suo primo disco in studio, “The Island Chainsaw Massacre”, seguito da “Death USB” e da “Midnite”, e adesso torna con il nuovo cd “Playlist”, 13 brani usciti nel novembre scorso. Con lui è in cartellone Linea 77: la storica band torinese ritorna, quattro anni dopo l'ultimo album “Oh!”, con il nuovo “AK77”.
Rock in Roma, Capannelle, via Appia 1245, ore 21
 
 
Rock/God Is an Astronaut live a Villa Ada

S’intitola “Epitaph” l’ultimo e ottavo album uscito l’anno scorso della band irlandese God Is An Astronaut, gruppo formato da Torsten Kinsella (chitarra, tastiere, voce), Niels Kinsella (contrabbasso) e Lloyd Hanney (batteria). Il nome del trio si riferisce a una vaga teoria secondo la quale esiste una terra di mezzo musicale nella quale i paladini devono proteggere una sacra reliquia mettendoci tutta la loro energia, e questa terra è affidata a un dio che si muove come un astronauta, appunto God Is An Astronaut. La formazione è un punto di riferimento del post rock moderno, i suoi brani hanno introduzioni lente e dense di atmosfere malinconiche per poi sfociare in ritmi incalzanti e esplosioni di rabbia. Le esibizioni live del trio irlandese sono accompagnate da accurati effetti di luce e soprattutto dai loro video, e la stessa band definisce i suoi concerti «un full audio video show». Tornano con i brani del nuovo album e i loro hit, e ad aprire la serata pensano i Mono, band giapponese che per molti è un gruppo cult, con ormai 20 anni di carriera sulle spalle. I 4 musicisti di Tokio (Takaakira Goto e Hideki Suematsu, chitarre; Tamaki Kunishi basso; Dahm Majuri Cipolla, batteria e altri strumenti) ripercorreranno i più grandi successi della loro discografia.
Roma Incontra il Mondo, Villa Ada, via di Ponte Salario 28, ore 21
 
 
Musica/”Tarantarìa” alla Casa, per i Concerti nel Parco

Viva la tarantella, i suoi ritmi, la sua passione e la sua capacità di coinvolgere chiunque la frequenti: ecco il nocciolo di “Tarantarìa”, lo spettacolo che porta in scena i ventuno danzatori e danzatrici della Compagnia SciaraBballo (con coreografie e direzione di Antonella Potenziani), l’Ensemble Transumanze Popolari diretto dal musicista e vocalist Giovanni Tribuzio (con Federica Torrice, voce e tamburi a cornice; Gabriele Caporuscio, mandolino e mandola; Maria Carla Trapani, gong; Maria Serena De Masi, voce; Pino Potenziani, tamburi a cornice; Riccardo Medile, chitarra acustica e battentino) e la Tribù a Sonagli (con Antonella Potenziani, Annalisa Panzariello, Anna Rita Picazio, Daniela Ape, Enrico Sacchetti Giovanni Aiello, Giuseppe De Meo, Lucia Mattioli, Maria Carla Trapani, Nicola Vorace Nicoletta Balistreri, Stefania Contardi, Viviana Macdonald, tutti tamburellisti.
Sono tanti ma ci è sembrato giusto citarli tutti perché la serata propone un repertorio fatto di pizzica, tarantelle, stornelli, canti, saltarelli, serenate e tammurriate che sono parte integrante di una tradizione e di una cultura popolare che il nostro meridione conserva e mantiene vive da decenni e da secoli. Se non avete mai vissuto le atmosfere della taranta, o a maggior ragione se già le conoscete, è una bella occasione per vivere o riviverle.
Casa del Jazz, viale di Porta Ardeatina 55, ore 21
 
 
Rock/Dylan Revisited dalla TML Rockestra al Big Mama

Un viaggio fra le tante canzoni di Bob Dylan, che lo scorso maggio ha compiuto 78 anni: lo propone la TML Rockestra, band il cui nome sta per Timeless, senza tempo, ed è formata dal vocalist e chitarrista Claudio Maffei, dalla bassista e vocalist Fabiola Torresi, dal tastierista Luciano Gargiulo e dal batterista Pino Liberti. Il repertorio va dai grandi successi di Bob a brani meno noti e meno riproposti. Roba buona.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 21
 
 
SABATO 13 LUGLIO
 
 
Rock/Torna Ben Harper, con i suoi Innocent Criminals, alla Cavea

L’americano Ben Harper, cinquantenne cantautore e chitarrista nero di Claremont, California, è un grosso personaggio del rock, capace di sorprendere con i suoi live non solo chi lo conosce superficialmente ma anche i suoi fan più fedeli, e la storia della sua vita lo conferma. Il nonno suonava il liuto, la nonna la chitarra, il padre la batteria, la madre era cantante e chitarrista, lui è cresciuto ascoltando Muddy Waters e Willie Dixon (ma anche Bob Dylan e Bob Marley), frequenta la chitarra fin da bambino (la sua preferita è una Wesseinborn degli anni Venti), ha lavorato con Taj Mahal e con il bluesman Brownie McGhee, ha scritto tante belle canzoni e ha inciso una dozzina di album che sono un viaggio quasi all’indietro nel folk blues e nelle sue profonde emozioni. Come dire roba buona, in un bel mix di rock, soul, folk e funk. Come al solito al suo fianco c’è la band The Innocent Criminals: il chitarrista Jason Mozersky, il bassista Juan Nelson, il batterista Oliver Charles e il percussionista Leon Mobley. Live da non perdere.
Parco della Musica, Cavea, ore 21
 
 
Pop/Carl Brave live a Rock in Roma

Romano, all’anagrafe Carlo Luigi Coraggio, trent’anni il prossimo settembre, Carl Brave, ex giocatore di basket, rapper e producer, ha preso il nome d’arte dalla traduzione in inglese del suo cognome, ha cominciato a scrivere rap che descrivevano la vita reale e gli eventi quotidiani dei ragazzi (che per lui sono "i pischelli”), ha sempre cercato di analizzare il mondo delle ultime generazioni e grazie a brani come “Polaroid” (cantato da Franco126), “Fotografia" (con Francesca Michielin e Fabri Fibra) e “Posso” (con Max Gazzè) ha conquistato la vera popolarità. Adesso si considera, e a ragione, un cantautore: è ironico, sa costruire i suoi brani sull’onda di un pop moderno e di una certa eleganza.
«Ho bisogno di instaurare con chi viene ad ascoltarmi un rapporto più diretto, confidenziale, intimo. Ho bisogno di vedere uno ad uno coloro che vengono a sentirmi, voglio vederli vicino, leggere sul loro viso cosa provano, le loro sensazioni. Instaurare durante il concerto un rapporto personale, diretto, affettivo e intenso, un rapporto che solo il teatro riesce a creare con la sua atmosfera magica. Voglio far risaltare i miei testi, dare spazio alle immagini, suonare e cantare davanti a un pubblico inevitabilmente più esigente», dice. In scaletta i brani dei suoi due album “Notti Brave” e “After”, entrambi usciti nel 2018. Aprono la serata B, Beba, Madame, Margherita Vicario, Rossella Essence DJ Set.
Rock in Roma, Capannelle, via Appia 1245, ore 21
 
 
Jazz/Andrea Pagani presenta live l’album “Blue”

Il pianista Andrea Pagani, in quartetto con il sassofonista Raffaele Cherubino, il contrabbassista Daniele Basirico e il batterista Massimiliano De Lucia, presenta il suo settimo album “Blue”, 12 brani nei quali jazz e blues si incontrano nella sottile zona di confine tra la complessità dell’uno e la semplicità dell’altro. E’ un viaggio in varie sfumature del modo di suonare “bluesy”, che ha unito nei decenni lo stile di molti musicisti come Oscar Peterson, Horace Silver, Miles Davis, Stevie Wonder e tanti altri. Il disco ha una singolare storia, visto che è disponibile da gennaio con una formula speciale: ogni mese dell’anno esce un singolo brano e l’intero lavoro si scoprirà arrivando fino a dicembre, quando uscirà l’ultimo dei brani, che non saranno su nessuna piattaforma di distribuzione digitale online. Per averli in formato mp3 alta qualità bisogna acquistarli sul sito  https://www.paypal.me/AndreaPaganiMusic e solo a dicembre l’intero album verrà distribuito online e in versione cd. Un po' complicato ma fattibile.
Village Celimontana, via della Navicella 12, ore 22
 
 
Gipsy jazz/Con i Caravan Palace electro-swing a Villa Ada

I Caravan Palace sono una band parigina che mescola gipsy jazz e sonorità elettroniche e produce il suo electro-swing dal 2005. I suoi componenti si ispirano a diversi generi, dallo swing al jazz manouche, e a star come Django Reinhardt, Daft Punk, Billie Holiday e Cab Calloway. Hanno all’attivo tre album in studio, tutti vendutissimi, e adesso sono arrivati al quarto, “Chronological”, con un singolo intitolato “Miracle”. Sono il chitarrista Arnaud Vial, il contrabbassista Charles Delaporte, il trombonista e programmatore Tøøstøø "Mighty Mezz", Victor Raimondeau al sax tenore e baritono, Paul-Marie Barbier al vibrafono e pianoforte e la vocalist Colotis Zoé.
Roma Incontra il Mondo, Villa Ada, via di Ponte Salario 28, ore 20
 
 
Blues/Jarmusch Mood live al Charity Cafè

Blues Night con il duo dei Jarmusch Mood, che propongono arrangiamenti di brani di Tom Waits e Leonard Cohen ma anche canzoni rese celebri dal cinema e composizioni originali. Sono Marcello Convertini (voce e chitarra) e Rosa Lux (chitarra e cori).
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
DOMENICA 14 LUGLIO
 
 
Reggaeton/Il portoricano Ozuna live a Rock in Roma

Ozuna, cioè Carlos Ozuna Rosado, portoricano di San Juan, annata 1992, vocalist, rapper e attore, sta portando in giro per il mondo il suo “Aura Tour”, che prende il nome dal titolo dell’ultimo album uscito nell’agosto scorso e disco di platino sia negli Usa che in Italia: sono 22 brani fra reggaeton, trap e hip hop latino, ovvero la nuova produzione dell’autore di successi (e anche tormentoni) come “Baila Baila Baila”, “Taki Taki” e “Vaina Loca”. I numeri? Ozuna è il primo musicista che ha avuto più di un milione di visualizzazioni su YouTube, e il suo canale ha 22 milioni di abbonati. Nato da genitori di Santo Domingo, sposato, due figli di cinque e tre anni, soprannominato “El Negrito ojos claros", ha inciso solo due dischi, l’album di debutto “Odisea” del 2017 e “Aura”. Il suo concerto fa parte della programmazione di Fiesta.
Rock in Roma, Capannelle, via Appia 1245, ore 21
 
 
Canzone d’autore/Neri Marcorè sul palco tra Faber e Gaber

L’attore Neri Marcorè merita una medaglia per la sua passione per la canzone d’autore, che ha sempre amato e frequentato. Stavolta mette fianco a fianco nel suo “Incontro In Musica Tra Faber E Gaber” le canzoni di due protagonisti immensi, cioè Fabrizio De Andrè e Giorgio Gaber. Armato di voce e chitarra e con una formazione più che agguerrita alle spalle (i chitarristi Giuia, Pietro Guarracino e Vieri Sturlini) Marcorè propone un viaggio fra i brani di Faber e Gaber, che ancora oggi, dopo la scomparsa dei due cantautori, sono più attuali che mai e analizzano con una precisione miracolosa (ma sull’intelligenza e sull’acutezza di Fabrizio e Giorgio potevamo scommetterci davvero tutto) problemi che ancora oggi esistono e sono purtroppo all’ordine del giorno. Vi ricordiamo che Neri ha dedicato ai due cantautori spettacoli teatrali di gran successo prodotti dal Teatro Archivolto di Genova: “Un certo signor G” nel 2008 e “Quello che non ho” nel 2017.
Casa del Jazz, viale di Porta Ardeatina 55, ore 21
 
 
Cantautori/A Villa Ada Fulminacci e la band dei Canova

«Fulminacci esiste da vent’anni ma non è nessuno, suona da dieci, fuma da tre, ha sonno da giorni e non ricorda se ha messo il sale nel sugo»: ecco come si presenta Fulminacci, uno dei più agguerriti e originali dei nuovi cantautori romani, cioè Filippo Uttinacci, classe 1997, che ovviamente viene dalla periferia. Come Tommaso Paradiso, Calcutta, Motta, Coez, Franco126 e tanti altri, è un artista di rottura, libero, brillante, cinico ma poetico. Qualcuno lo definisce un giovane vecchio, ma lui spiega che «già da piccolo non credevo alle stronzate dei grandi»: è uno che racconta il mondo di oggi, adora Jovanotti e Daniele Silvestri, si fa sempre molte domande, e basta ascoltare il suo album “La vita veramente” per capire che canta e pensa nel modo giusto e descrive quello che sente, quello che prova e come fa a vivere in maniera onesta. In uno dei brani del disco, “Una sera”, spiega che «la vita diventa un mestiere». Nel disco parla di amori e rincorse, di tangenziali e gite, tradimenti e caffè, sigarette, ascensori e semafori, insomma della vita, e vi insegna come guardare davvero la realtà.
E in cartellone c’è anche la band milanese dei Canova con il nuovo album “Vivi per sempre”: sono il vocalist, pianista e chitarrista Matteo Mobrici, il chitarrista e tastierista Fabio Brando, il bassista Federico Laidlaw e il batterista Gabriele Prina, che si ispirano a Beatles, Oasis e Coldplay ma anche a Lucio Battisti, Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Rino Gaetano e Thegiornalisti. Fanno un indie pop piacevole e ben costruito, e hanno scelto il loro nome dopo aver visto un manifesto di una mostra dello scultore veneto Antonio Canova: un omaggio alla sua abilità nell'ispirarsi all'arte greca classica, proprio come la band è idealmente legata alla tradizione cantautorale italiana.
Roma Incontra il Mondo, Villa Ada, via di Ponte Salario 28, ore 21
 
 
Jazz/La vocalist Diana Krall live al Parco

La vocalist e pianista canadese Diana Krall, annata 1964, è in un nuovo tour per presentare il suo album “Turn up the Quiet”, uscito nel 2017. Il disco segna il suo ritorno al jazz e alla grande canzone americana (nel disco interpreta e suona undici brani, molti dei quali sono dei classici come “Night And Day”, “I'm Confessin'”, “Moonglow”, “Blue Skies”) nonché sancisce la sua reunion con Tommy LiPuma, il produttore di molti grossi nomi e di parecchi dischi di Diana, scomparso poco prima dell’uscita dell’album. Krall, che è l'unica cantante jazz ad aver avuto otto album in cima alla classifica Billboard Jazz Album, propone l’esecuzione live dei nuovi brani e una selezione dei suoi successi.
Parco della Musica, Cavea, ore 21
 
 
Jazz/Il sax di Carlo Atti con il basso di Senatore

Il quartetto del sassofonista Carlo Atti è in concerto con la partecipazione speciale del contrabbassista italo americano Pat Senatore. La band, con Vittorio Lussu al pianoforte e Marco Valeri alla batteria, propone una serie di standard arrangiati in chiave moderna e di brani originali che strizzano l’occhio al jazz moderno. Il progetto è nato anni fa, da una visita a Roma di Pat Senatore nella quale il musicista conobbe Atti, e l’incontro ebbe un seguito quando il sassofonista, in viaggio a Los Angeles, suonò con lui in diversi locali degli Stati Uniti. Oggi Pat Senatore risiede a Roma da tempo e il quartetto è una vera e propria realtà del nostro jazz.
Village Celimontana, via della Navicella 12, ore 22
 
 
Rock/Omar Pedrini & band a Na Cosetta Estate

Omar Pedrini, cantautore e chitarrista, torna a cantare, venticinque anni dopo, i brani dello storico disco "Viaggio senza vento" scritto e inciso con i Timoria. È una celebrazione del rock italiano: con la sua nuova band riporterà sul palco pezzi come “Senza Vento”, “Sangue Impazzito”, “Piove” e molti altri. Dopo anni di tour da solista Pedrini è ormai pronto a fare i conti con il passato, a riprendere in mano le canzoni scritte da lui e a raccogliere un'eredità da condividere. «E’ il momento di fare i conti con quel passato e sono pronto: mi sono rimesso con gioia a fare le prove con i ragazzi della band e a riaffrontare quel capolavoro di album».
Na Cosetta Estiva, via del Mandrione 63, ore 21


 

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