L'allarme della Cisl, l'odio contro le donne va fermato, «non vanno minimizzati questi segnali»

L'allarme della Cisl, l'odio contro le donne va fermato, «non vanno minimizzati questi segnali»
di Franca Giansoldati
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Venerdì 5 Luglio 2019, 10:29 - Ultimo aggiornamento: 6 Luglio, 20:28

L'ultima in ordine di tempo è Alessandra Vella, la magistrata che ha scarcerato la capitana Carola. Costretta a cancellarsi da Facebook perchè bersagliata da insulti. La sequela delle donne prese di mira dall'odio dei cretini da tastiera è lunghissima. Michela Murgia, Mara Carfagna, Giorgia Meloni, Laura Boldrini. Gli insulti e le minacce sono bypartisan, non importa se le vittime siano di destra o di sinistra. Liliana Ocmin, dirigente della Cisl, lancia l'allarme: «Non bisogna minimizzare questi episodi, anche se essi si presentano apparentemente isolati, perché non è vero, come ha detto qualche giornalista, che se – per esempio - al posto della capitana ci fosse stato un capitano sarebbe stata la stessa cosa e si sarebbero usate le stesse espressioni. Quando si tratta di una donna si sa sempre con quale arma colpire, tratteggiandola spesso come incapace e degna solo di essere stuprata, perché l’arma dello stupro è quella che per eccellenza la umilia nel profondo, che la sporca in maniera indelebile».

«L’importante che non passi l’dea che si tratti di qualcosa di residuale, a cui non dare peso, perché rappresenta al contrario il termometro di ciò che spesso arde sotto la cenere, potenzialmente in grado di rinfocolare ed espandersi”.  Ormai gli appelli ad una maggiore vigilanza sul web, corredati da studi sociologici e persino dai rapporti della Polizia Postale, non si contano, eppure a livello nazionale ancora troppo poco viene fatto per limitare questa tendenza».

«Il linguaggio utilizzato – scrive ancora Liliana Ocmin su Il Domani d'Italia - crediamo faccia parte, purtroppo, proprio di quella cultura maschilista ancora diffusa e che tenta di vanificare gli sforzi che da questo punto di vista istituzioni e società civile stanno portando avanti con tanta determinazione e dedizione, consapevoli della grande sfida che hanno davanti.

La pari dignità tra le persone, tra uomini e donne, si realizza pienamente se accompagnata anche da un giusto grado di consapevolezza e maturità culturale”. 

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