Wimbledon, Berrettini e Fognini volano al terzo turno

Fabio Fognini in azione
di Guido Frasca
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Giovedì 4 Luglio 2019, 20:30 - Ultimo aggiornamento: 22:58

Wimbledon azzurra con tre tennisti italiani al terzo turno del tabellone maschile: Fabio Fognini, Matteo Berrettini e Thomas Fabbiano. Solo nel 1949 avevamo avuto più giocatori così avanti. Furono addirittura quattro: Marcello Del Bello, Rolando Del Bello, Gianni Cucelli e Vanni Canepele.

Una giornata da ricordare per il tennis italiano con i successi di Fognini e Berrettini. Il ligure, numero 10 Atp e 12esima testa di serie, ha sconfitto per 6-7 (6) 6-4 7-6 (3) 2-6 6-3 in tre ore e 37 minuti l’ungherese Marton Fucsovics, numero 51 Atp, campione junior nel 2010. Dopo una partenza lenta, Fabio ha rimontato il break di svantaggio, ma ha ceduto il primo parziale al tie break dopo aver annullato due set point. Nel secondo parziale, al terzo gioco, con un passante di rovescio lungo linea Fabio si è regalato il break, che poi è riuscito a confermare. Nel terzo parziale un nastro sfortunato gli ha negato il break al quinto game, poi nel decimo gioco è stato Fabio ad annullare due set-point a Fucsovics prima di riagguantarlo sul 5 pari grazie a una volée di rovescio da applausi. Perfetto il tie break dominato per 7-3. Il 32enne di Arma di Taggia ha però pagato un passaggio a vuoto nel quarto set, ma si è ripreso nel quinto e decisivo. E' andato subito avanti di un break, ha subito la rimonta del rivale, ma nell’ottavo gioco grazie ad un diritto vincente ha strappato di nuovo il servizio a Fucsovics e nel game seguente ha chiuso il match collezionando 61 vincenti e 55 gratuiti. Ha così eguagliato il suo migliori risultato ai Championships, il terzo turno appunto, raggiunto per la quinta volta (2010, 2014, 2017 e 2018 le precedenti) e sabato affronterà lo statunitense Tennys Sandgren, numero 94 Atp.

Più agevole il successo di Matteo Berrettini, che ha messo la parola fine alla carriera di Marcos Baghdatis: il 34enne cipriota, ex top ten sceso al numero 135 mondiale, nei giorni scorsi aveva annunciato che Wimbledon, dove aveva raggiunto una la semifinale nel 2006, sarebbe stato il suo ultimo torneo. Il 23enne romano, numero 20 del ranking mondiale e 17esima testa di serie, si è imposto in tre set: 6-1 7-6 (4) 6-3 in poco meno di un’ora e tre quarti di gioco, numero 135 Atp, in gara grazie ad una wild card. Match sempre in pugno per il giovane romano, che ha avuto solo un piccolo passaggio a vuoto sul 6-5 del secondo parziale, quando ha servito per il set cedendo il turno di battuta salvo poi rimettere le cose a posto nel tie break. Alla fine ha chiuso con 16 ace contro 3 doppi falli e con 37 vincenti contro 22 gratuiti. Sabato al terzo turno Matteo, che nelle scorse settimane sui prati ha vinto il titolo a Stoccarda ed è stato semifinalista ad Halle, troverà l’argentino Diego Schwartzman, 24esima testa di serie. Il 26enne di Buenos Aires ha vinto in due set l’unico precedente, disputato quest’anno negli ottavi sulla terra di Roma.

Intanto domani Fabbiano, numero 89 Atp, torna in campo impegnato al terzo turno: il 30enne di San Giorgio Ionico affronterà lo spagnolo Fernando Verdasco, numero 37 Atp, alla 17esima presenza sui court di Church Road dove nel 2013 ha raggiunto i quarti.

Nel torneo maschile, confinato per una volta nel Court 1, Roger Federer ha passeggiato contro il britannico Jay Clarke: 6-1 7-6 (3) 6-2. Buono al servizio (10 ace e 63% di prime), micidiale con il diritto (18 vincenti su un totale di 46), preciso nelle uniche due palle break concesse in tutto il match, ma quando era già avanti di un break sul 3-1 del primo set. Per il 37enne campione svizzero, seconda testa di serie, è stata la 97esima vittoria a Wimbledon sulle 109 partite disputate: insegue il nono trionfo ai Championships. Prossimo avversario il francese Lucas Pouille.

Il Centre Court è stato riservato all'attesissima sfida tra Rafa Nadal e Nick Kyrgios, con il mancino spagnolo che si è imposto per 6-3 3-6 7-6 (5) 7-6 (3) vendicando lo sgarbo che l'australiano gli aveva fatto nel 2014 estromettendolo negli ottavi. Per non parlare della batosta dei tre match point mancati dal maiorchino lo scorso febbraio ad Acapulco, quando i due discussero di brutto. Non si sopportano e non fanno nulla per nasconderlo. "E' un cattivo esempio", ha più volte detto Rafa. Il tennista di Canberra, spesso sopra le righe, ha fatto di tutto per provocarlo: balletti alla risposta, smorfie, ha pure servito da sotto e gli ha tirato una pallata addosso invece di scegliere un comodo passante. Ma alla fine Rafa è stato più lucido nei momento decisivi.

Nel torneo femminile terzo turno per la numero uno del mondo Ashleigh Barty, che ha superato per 6-1 6-3 la belga Alison Van Uytvanck.

La 23enne australiana tenta la storica doppietta Roland Garros-Wimbledon. Dopo Steffi Graf nel 1996, solo Serena Williams è stata capace di trionfare nello stesso anno sulla terra rossa di Parigi e sull'erba di Londra nel 2002 e nel 2015. Proprio la 37enne statunitense ha lasciato il primo set alla slovena Kaja Juvan, di 15 anni più giovane e numero 133 Wta, prima di chiudere al terzo rischiando tuttavia qualcosa: 2-6 6-2 6-4 per l'americana.

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