L'urlo di Cristina mentre il marito l'accoltellava: «Perchè?».

L'urlo di Cristina mentre il marito l'accoltellava: «Perchè?».
di Veronica Cursi
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Lunedì 16 Giugno 2014, 11:44 - Ultimo aggiornamento: 22:25

Carlo perch?, ha gridato Cristina agonizzante all'uomo che amava, prima di morire. Perch l'uomo con cui aveva deciso di costruire una famiglia, il padre dei suoi figli, la persona che aveva scelto per tutta la vita, ora la vita gliela stava strappando via con una ferocia disumana?

Carlo Lissi e Cristina Omes erano sposati da 6 anni e tutti li ricordano come una coppia felice e affiatata. Eccoli nelle foto su Facebook, immagini che adesso sono un colpo al cuore, Carlo e Cristina che sorridono il giorno del loro matrimonio, nel 2008. Cristina felice che scrive: «Solo qualche anno fa non ci avrei creduto se mi avessero detto che sarei diventata mamma di una fantastica bimba e di un incantevole bimbo e tutto grazie al mio adorabile marito e super papà ...ti amiamo papi!!!!». Ma c'era qualcosa ultimamente che non andava più. Carlo voleva tornare a sentirsi libero, da sua moglie, dai suoi bambini, dal peso di una famiglia. Si era invaghito di una collega. Per questo li ha sterminati, accoltellando Cristina alle spalle dopo averci fatto l'amore e poi massacrando i suoi bimbi, Giulia di 4 anni e Gabriele di 20 mesi nel sonno.

Ed è sempre su Facebook che Cristina dieci giorni fa scrive una frase, l'ultima: «Anche se nella vita tu ci sei per tutti, non è detto che tutti ci siano per te». Forse uno sfogo per quell'uomo sempre più distante che dopo un interrogatorio durato tutta la notte confessa: «Sono stato io, voglio il massimo della pena».

Cristina era una mamma innamorata dei suoi due bimbi, Giulia e Gabriele, morti con lei in una notte di sangue e orrore. Una mamma che come tante si sfogava di notti in bianco, influenze che non passano mai, corse in ospedale: il 2 giugno pubblica uno stato: «Invece di un bel picnic, una giornata qui maledetta influenza», presso ospedale San Matteo di Pavia. E ancora qualche mese prima, «Il corpo umano è una macchina incredibile, sono sei notti che non dormo e ancora non sono svenuta». Sulla sua pagina, sfoghi e preoccupazioni comuni a molti genitori. Tornando ancora indietro, a marzo un altro post disperato: «Ancora febbre, dopo 5 giorni a 39 cara febbre potresti lasciare il corpo dei miei bambini? Grazie. Una mamma e un papà semi distrutti».

Ma poi ci sono anche le giornate passate insieme a ridere e giocare, le passeggiate nel parco del Ticino, la festa per i 4 anni della sua principessa.

Una vita che sembrava scorrere felice quella di Cristina, almeno a giudicare - seppur superficialmente - ricordi e immagini che lei stessa ha voluto condividere sul web. Una vita tra alti e bassi, forse con qualche ombra, come quando il 7 maggio scorso Cristina pubblica una frase: «Non trattarla male, potrebbe starci male e credici quando una donna è stata ferita cambia».