L'agenzia, però, ha peggiorato le previsioni di crescita del 2020, rivedendo al ribasso la stima sul PIL dell'Italia a +0,5% da +0,6% e quella della Zona Euro all'1,3% dall'1,4% precedente.
S&P ritiene infatti che, in un quadro di rallentamento della crescita globale, il peggioramento sarà determinato dalla frenata dell'export della Germania e dell'Italia che "subiscono maggiormente una sottoperformance a causa della loro dipendenza dalla domanda esterna".
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