Olimpiadi, Renzi attacca Salvini: «Era contro Roma, adesso festeggia per Milano-Cortina»

Olimpiadi, Renzi attacca Salvini: «Era contro Roma, adesso festeggia per Milano-Cortina»
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Martedì 25 Giugno 2019, 11:42 - Ultimo aggiornamento: 15:13
«L’Italia ha vinto. Tutto il resto non conta. Questo Paese è forte, più forte di chi lo attacca con polemiche meschine. Oggi leggo che sulle Olimpiadi tutti hanno cambiato idea. Bene. Salvini attaccava il “fenomeno fiorentino” che voleva le #Olimpiadi(scriveva di me: RICOVERATEVELO!): ora è il primo a esultare, ma ormai conosciamo il suo modo di fare. Lui non ha idee: le cambia sulla base della convenienza del momento». L'ex premier Matteo Renzi pubblica su Instagram due tweet di Matteo Salvini: il primo era il no del capo della Lega ai Giochi a Roma, il secondo è il giubilo per il via libera a Milano e Cortina. 


«I Cinque Stelle rivendicano il merito di questo “sogno italiano” dopo che sono stati loro, con Virginia Raggi prima e Chiara Appendino poi a negare alle “loro” città questa occasione. Ormai è chiaro: uno vota in Cinque Stelle per protesta e si trova una classe dirigente che fa danni per anni, per decenni. Quando tornerà a Roma - continua Renzi - un’occasione come quella buttata via dalla Raggi, Di Maio e Di Battista? I cittadini di Roma e di Torino adesso lo sanno: votare in Cinque Stelle produce effetti collaterali. Dovremmo recuperare quella vecchia campagna: “Votare Cinque Stelle fa male anche a te. Digli di smettere” Brava Milano, che continua il percorso dell’Expo. Brava Cortina d’Ampezzo, che continua il percorso dei mondiali 2021. Senza Expo e senza Mondiali non ci sarebbero state le Olimpiadi: se lo ricordino i critici di questi eventi che abbiamo voluto e finanziato con forza. E bravi i Sindaci e i Governatori».

Continua l'ex premier: «Ma il bravo più grande va al vero vincitore di ieri sera. Perché ha vinto la squadra, certo. Ma un leader serve sempre e in questa partita c’è stato un capitano senza il quale la squadra non avrebbe nemmeno giocato. Il suo nome è Giovanni Malagò. A Rio 2016 io ho visto al lavoro la splendida squadra del Coni. Roma avrebbe vinto la battaglia contro Parigi e contro Los Angeles come Milano ha vinto contro Stoccolma. Sono dei signori professionisti gli atleti e i ragazzi di Malagò. E siccome per mesi gli hanno fatto polemica su tutto, lasciatemi dire qui pubblicamente: bravo Giovanni. Viva lo sport italiano. E Viva l’Italia che non si arrende mai».
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