Rave abusivo alla Sapienza, morto il giovane che ha scavalcato i cancelli: Bufera sull'ateneo romano

Rave abusivo alla Sapienza, morto il giovane che ha scavalcato: Francesco aveva 25 anni
di Alessia Marani
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Domenica 23 Giugno 2019, 14:02 - Ultimo aggiornamento: 24 Giugno, 01:16

ROMA - È morto Francesco Ginese il giovane di 25 anni che venerdì notte si è ferito in maniera grave all'arteria femorale, mentre tentava di scavalcare il muro di cinta dell'università La Sapienza, in viale dell’Università, di fronte al civico 30. Il tutto nell’indifferenza di quanti, in viale della Minerva, hanno continuato a ballare fino a notte fonda, probabilmente senza neanche essersi accorti del rumore dell’ambulanza, che ha trasportato il ragazzo all’Umberto I. Operato nel pomeriggio di ieri, il 26enne non ce l'ha fatta. Il giovane voleva partecipare alla Notte Bianca, il party abusivo organizzato tra le mura dell’università, evitando il pagamento del ticket per accedere alla “disco-Sapienza”. Francesco si era laureato in Politica internazionale alla Luiss e da qualche  mese aveva trovato lavoro presso una multinazionale a Roma. Originario di Foggia, aveva iniziato a viaggiare per costruire le solide basi per il suo futuro. Aveva sempre un pensiero per la bella e numerosa famiglia originaria. Papà e mamma sono corsi subito da lui alla rianimazione dell'Umberto I. Ma le condizioni del ragazzo erano apparse subito disperate. "Francesco non era uno scapestrato", dicono gli amici e i parenti. 

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Gara di solidarietà. Per salvare Francesco Ginese, morto dopo essersi l'arteria femorale per entrare un rave all'Università La Sapienza di Roma, era subito scattata una gara di solidarietà, anche attraverso i social, per la raccolta di sangue. Anche sulla pagina Fb della "Notte Bianca" alla Sapienza era stato rilanciato l'appello di amici e conoscenti di Francesco. «Ieri sera, mentre era in corso l'iniziativa, un ragazzo è rimasto ferito in un incidente ed è stato immediatamente soccorso dall'ambulanza prevista per l'evento. Francesco è ora in ospedale e ha bisogno di aiuto. Condividiamo e rilanciamo l'appello dei suoi amici per la raccolta di sangue», era stato comunicato.
 

 


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La Sapienza: ci sarà esposto. «Rattrista grandemente che nonostante i ripetuti moniti, divieti e denunce a evitare comportamenti non consentiti e rischiosi per l'incolumità, si sia verificato un gravissimo incidente che è costato una giovane vita». È quanto fanno sapere dall'Università la Sapienza interpellati sulla vicenda del ragazzo di 25 anni morto dopo essersi reciso l'arteria femorale scavalcando un cancello per entrare ad un rave non autorizzato nell'ateneo romano. «Quando l'Ateneo ha notizia dell'organizzazione di eventi non autorizzati, provvede sempre, come anche nel caso in questione, ad una preventiva formale comunicazione alle autorità di pubblica sicurezza. Inoltre, qualora tali eventi non autorizzati dovessero effettivamente svolgersi, contravvenendo al Regolamento in materia e/o forzando gli accessi agli spazi universitari, l'Ateneo procede sempre a presentare un esposto alla Procura della Repubblica». Lo spiegano dall'Università la Sapienza interpellati in merito alla morte del giovane.


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Fdi contro Salvini: «Le università non possono essere ostaggio dei collettivi e dei centri sociali. È ormai un problema di ordine pubblico. Se ne occupi il ministero dell'Interno». Così Giovanni Donzelli, parlamentare e responsabile nazionale organizzazione di Fratelli d'Italia, annuncia una interrogazione in commissione al ministro Salvini in seguito alla notizia di un ragazzo di 26 anni gravemente ferito nel tentativo di entrare a una festa all'Università La Sapienza di Roma. «Tollerare l'illegalità significa anche questo. La morte terribile del giovane Francesco Ginese - attacca il vicepresidente della Camera dei Deputati, Fabio Rampelli, di Fratelli d'Italia - dimostra  mancanza di controllo da parte del ministero dell'Interno che pure era stato allertato. Il rettore aveva più volte denunciato i ripetuti concerti non autorizzati organizzati da centri sociali che hanno trasformato la Sapienza nel loro auditorium a cielo aperto. Che cosa ha impedito alle forze di polizia di intervenire per evitare che si ripetesse per l'ennesima volta questo appuntamento?». «Fratelli d'Italia depositerà un'interrogazione al Governo» perché «la Sapienza e tutte le università italiane siano liberate dai teppisti dei centri sociali e riconsegnate agli studenti»: lo scrive in una nota la presidente di FdI Giorgia Meloni

Azione universitaria accusa. «Questa volta il rosso non è solo il colore politico che predomina e spadroneggia tra le mura de La Sapienza di Roma, ma è anche il colore del sangue di un ragazzo feritosi per tentare di entrare in un party organizzato illecitamente dai collettivi afferenti ai centri sociali e il colore del codice con il quale è stato trasportato in ambulanza in ospedale». Così, in una nota, il presidente nazionale di Azione Universitaria Pasquale Oronzio. «Chiediamo dunque - conclude il Presidente di Azione Universitaria - che venga posta fine a questa convinzione, diventata ormai consuetudine, che negli Atenei alcuni gruppi (guarda caso sempre gli stessi) possano sentirsi i padroni e che venga ripristinato un clima di legalità e sicurezza per gli studenti. Lo chiediamo con forza al Ministro dell'Università Marco Bussetti e al Ministro degli Interni Matteo Salvini, che a chiacchiere sul ripristino della legalità nei centri sociali si è già espresso, di mettere in atto immediatamente un'azione di indagine e controlli mirata al ripristino della sicurezza e della legalità».

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