Paralimpiadi e selfie con Bebe Vio, la forza di mamma Karin

Karin Mizzi e Bebe Vio
di Emanuele Rossi
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Domenica 23 Giugno 2019, 10:37
Medaglia di bronzo strappata ai campionati italiani di scherma e poi il selfie con Bebe Vio. Festeggia Karin Mizzi, ladispolana di 42 anni, una certezza nella scherma paralimpica azzurra. Volto comune entrato di diritto nello sport che conta. Mamma a tempo pieno impegnata con l'associazione Fede e Luce nel sociale per aiutare, supportata dai suoi figli, le famiglie in difficoltà che hanno i bimbi disabili. Ma torniamo indietro di 2 anni quando Karin decide di prendere in mano per la prima volta un fioretto nel Club Scherma Ariete 95 Ladispoli confrontandosi con atlete affermate della scherma per disabili.
GLI ESORDI
«Sin dalla prima stoccata si era capito che aveva stoffa. È bravissima», racconta di lei il suo maestro Carmine Autullo. Detto, fatto. Mizzi dopo 6 mesi gareggia agli assoluti di Milano e arriva terza. Una scalata da record e non fortuita perché pochi giorni fa ecco la conferma a Palermo con il terzo gradino del podio. Karin sbarca in Sicilia con chi le sta sempre vicino: il marito Francesco, un agente della polizia stradale di Cerveteri, e i due figli che frequentano il liceo di Maccarese. «Sono sempre al mio fianco, sono la mia forza», commenta la fiorettista di Ladispoli. Non è stato facile però per Karin affetta da una malattia autoimmune con la quale ormai convive. Le è stata diagnosticata a 24 anni. «Già, è così. Me ne sono accorta dopo la nascita di mio figlio Lorenzo e quando ero in cinta della seconda, Beatrice. Però mi sono trovata subito bene nel Club Ariete, persone straordinarie. Per me è una seconda famiglia. E poi siamo sempre in giro per l'Italia», dice la 42enne di origini cesenate. Divertimento e impegno nel sociale per mamma Karin che assieme ai volontari di una parrocchia si occupa dei bambini disabili consentendo alle famiglie di trascorrere in tranquillità una giornata. «Anche i miei figli Lorenzo, che ha 17 anni, e Beatrice, di 15, la prossima estate si prenderanno cura a tempo pieno di chi ha bisogno. Di recente abbiamo organizzato una partita del cuore con la nazionale attori», aggiunge la schermitrice. Sulla cresta nell'onda nel fioretto italiano eppure ancora nessuna chiamata dalla nazionale. Nessun accenno neanche alle paralimpiadi in programma a Tokio nel 2020. «Per ora no. Forse perché ho iniziato da poco ma ormai sono pronta per affrontare qualsiasi cosa nella vita», è diplomatica la ladispolana che non essendo nei corpi di polizia o carabinieri potrebbe avere meno attenzioni rispetto ad altre donne.
IL SORRISO
Nessun dramma però, col sorriso, Karin, si è immortalata in foto in pedana con l'immensa Bebe Vio: «un modello da seguire», dice, e poi anche con Giovanna Trillini, veterana della scherma capace di vincere 8 medaglie ai Giochi olimpici. Intanto Club Ariete viaggia verso grandi traguardi. Federica Bricchi piazza la stoccata decisiva vincendo i campionati regionali assoluti di sciabola di Ariccia. Simone Amoroso è medaglia di bronzo nella stessa competizione e Alice Penge seconda nella sciabola. 
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