Gioco e tecnologia: al Centro Sant'Alessio prima “Summer school” per bambini non vedenti

Gioco e tecnologia: al Centro Sant'Alessio prima “Summer school” per bambini non vedenti
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Venerdì 21 Giugno 2019, 17:31
Imparare il braille, la matematica, la geometria e anche ad usare strumenti tecnologici di scrittura, lettura e misurazione dello spazio, per affrontare il nuovo anno scolastico alla pari con i loro coetanei vedenti. Sono queste alcune delle attività della prima Summer school del Lazio, frequentata da un gruppo di bambini ciechi o ipovedenti dai 10 ai 14 anni di età e promossa dal Centro Regionale Sant'Alessio, ente pubblico per la riabilitazione dei disabili visivi. «Straordinario vedere come questi bambini riescano, con i giusti ausili, ad essere autonomi e veloci sia nel gioco che nello studio. La scuola estiva organizzata al Sant'Alessio, grazie anche alla competenza degli operatori che vi lavorano, riesce nell'intento di coniugare divertimento e didattica - ha dichiarato Michela Di Biase, consigliera regionale del Pd e componente della commissione politiche sociali che stamattina ha visitato la Summer School - Tante le attività proposte e tutte interessanti.
Ho avuto modo di partecipare allo scavo archeologico, realizzato dai bimbi con veri strumenti per fare esperienza tattile dei materiali, riconoscerne la dislocazione nello spazio prima di riprodurre l'oggetto toccato». Il Sant'Alessio segue circa mille studenti non vedenti o ipovedenti in tutto il Lazio, nelle scuole, a casa e attraverso programmi di formazione dedicati
». Spiega Amedeo Piva, presidente del Centro Regionale Sant'Alessio: «La Scuola, ideata e diretta dalla nostra tiflodidatta Carmen Pirro, si propone di aumentare le strategie di apprendimento di questi bimbi, utilizzando i cosiddetti compiti di realtà e intende stimolare tutte quelle strategie cognitive che possono migliorare l'apprendimento del braille, della geometria, della matematica e di tutte le materie».
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