Ho avuto modo di partecipare allo scavo archeologico, realizzato dai bimbi con veri strumenti per fare esperienza tattile dei materiali, riconoscerne la dislocazione nello spazio prima di riprodurre l'oggetto toccato». Il Sant'Alessio segue circa mille studenti non vedenti o ipovedenti in tutto il Lazio, nelle scuole, a casa e attraverso programmi di formazione dedicati». Spiega Amedeo Piva, presidente del Centro Regionale Sant'Alessio: «La Scuola, ideata e diretta dalla nostra tiflodidatta Carmen Pirro, si propone di aumentare le strategie di apprendimento di questi bimbi, utilizzando i cosiddetti compiti di realtà e intende stimolare tutte quelle strategie cognitive che possono migliorare l'apprendimento del braille, della geometria, della matematica e di tutte le materie».
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