Gli accordi sindacali danno la possibilità a TerniEnergia di muovere un significativo passo in direzione del turnaround industriale, basato sulla focalizzazione del core business sulle attività a maggior valore aggiunto della smart energy e della digital transformation nei settori dei trasporti e mobilità, dell'industria ambientale e delle smart cities. Gli ammortizzatori sociali erano stati attivati il 3 ottobre 2018, per agevolare un piano di recupero occupazionale della durata di un anno, che ha previsto un parziale riassorbimento di alcuni lavoratori in altre attività del Gruppo o in altre aziende esterne, con una conseguente sensibile riduzione del personale impiegato nel sito di Nera Montoro e una contrazione dei costi fissi.
TerniEnergia ha concordato con le organizzazioni sindacali un piano di gestione degli esuberi, con la proposta ai dipendenti di tre soluzioni alternative. La prima implicherebbe le dimissioni con erogazione di un incentivo una tantum; la seconda l'accesso al ricollocamento nel mondo del lavoro, anche mediante il supporto del Sistema di solidarietà occupazionale del settore Elettrico e gestione degli eventuali esuberi rimanenti al termine della CIGS e la terza di un trattamento economico per il personale che, nell'arco di un anno successivo alla Naspi, maturi i requisiti per la pensione anticipata o di vecchiaia.
In ragione delle dimissioni volontarie pervenute per complessivi 11 lavoratori, il totale dei dipendenti in esubero e destinatari del provvedimento di licenziamento collettivo ammonta al numero complessivo di 8 unità.
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