Sino a ieri, Tonali con l’under 21 aveva giocato solo due partite ma già era stato convocato da Mancini.
«La mia prima agli Europei è stata emozionante e anche un po’ amara. Non è memorabile esordire con una sconfitta: ero emozionato, resto felice per l’occasione. Il ruolo? Mi va bene tutto, stavolta ero mediano centrale, non avrei problemi da mezzala».
I trentuno tiri verso la porta polacca non sono bastati neanche per pareggiare.
«Perdere così fa ancora più male, abbiamo costruito molte occasioni nel primo tempo, dal gol subito è stato un match in salita: i polacchi erano molto difensivi, stavano tutti dietro. Nella ripresa si è costruito ancora, serviva maggiore lucidità nella gestione del pallone».
A Reggio, il Belgio è rimasto sull’1-1 sino a due minuti dalla fine, con la Spagna.
«E’ una partita molto difficile, non si sa ancora chi delle tre può passare: il numero di gol è importante, vediamo di segnarne il più possibile».
Rolando Mandragora parla quasi con un filo di voce.
«Speravamo in un finale diverso - confessa il capitano, sostituito -, non siamo riusciti a finalizzare. A Reggio serve una buona partita e sperare in risultati favorevoli. Lo stato d’animo non è dei migliori, dobbiamo resettare, vincere per dire ancora la nostra».
Anche Mandragora è andato vicino al gol.
«Non ho colpito bene quella palla, volevo chiuderla. Avevamo messo in difficoltà i polacchi, nel secondo tempo è aumentata la confusione, ci siamo fatti prendere dal momento, ora siamo pronti a gettare il cuore oltre l’ostacolo: lo spogliatoio resta compatto».
Di Biagio ammette che le occasioni nella ripresa sono arrivate più che altro per inerzia.
«La Polonia era molto schiacciata - conclude il napoletano dell’Udinese -, qualcosa non è andato. Ne parleremo con il ct, perchè non succeda di nuovo».
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