​L’autoassoluzione di Raggi: «Incapace? No determinata»

L’autoassoluzione di Raggi: «Incapace? No determinata»
di Simone Canettieri
4 Minuti di Lettura
Giovedì 20 Giugno 2019, 00:46 - Ultimo aggiornamento: 15:27

La Capitale? Va bene. A gonfie vele. Di prima mattina la sindaca risponde all’editoriale del direttore del Messaggero, Virman Cusenza (“Raggi incapace, Roma muore: deve passare la mano dopo tre anni di non governo”) senza confutare nel merito i dati messi in fila da questo giornale. Ovvero: il calo, numeri alla mano, dei servizi offerti dalla sua amministrazione. Il paniere piange: dalle strade ai trasporti, passando per verde, decoro, rifiuti, burocrazia e infine conti in dissesto. Tutti i valori sono in ribasso rispetto al 2016, quando la grillina conquistò a mani basse il Campidoglio. Con una promessa diventata ormai leggenda: «Cambieremo tutto, il vento sta cambiando». Nonostante i dati le diano ragione, ma in peggio, Raggi dunque resiste. E intanto le sette piaghe citate da questo quotidiano negli ultimi tre anni sono diventate sempre più profonde. 

Su Facebook, la grillina si dice «determinata, altro che incapace». E dunque intenzionata ad andare avanti. A resistere. «Determinata a cambiare la mia città - dice ancora - a dare voce a chi non l’ha mai avuta e a lottare per chi è sempre stato abbandonato e disprezzato da quei “capaci” che hanno azzannato Roma e l’hanno messa in ginocchio. Stiamo invertendo la rotta, mai detto che sarebbe stato facile».

LA REAZIONE
Raggi si rifugia, per sfuggire alle critiche, fuori dal centro storico. Dice infatti che «preferisco le periferie delle persone come me, quelle degradate e abbandonate dove l’amministrazione finora non era mai stata presente». Periferie, dove per inciso, il M5S (e dunque Raggi) alle ultime Europee è stato sonoramente bocciato. Scavalcato a sinistra dal Pd e a destra dalla Lega. Quadranti esterni dove la sindaca viene spesso contestata, motivo per il quale le frequenta, nei fatti, molto poco. Raggi risponde al Messaggero - attenzione ma mai all’inchiesta sullo stato della sua città - così: «Questa mattina al coro di si è unito anche il giornale di Caltagirone: non una critica ma il solito insulto personale: fiumi di parole inutili, coperte da un titolone a effetto». 

IL FALSO STORICO
Nel tentativo maldestro di costruire una regia dietro all’inchiesta di questo quotidiano, Raggi scrive su Facebook: «Proprio tre anni fa, il giornale di una parte dei romani titolò a tutta pagina su una presunta inchiesta nei miei confronti a Civitavecchia. Era il giorno del voto per le elezioni comunali: in questi giorni, i giornali festeggiano tre anni da quel titolo a orologeria. La notizia era ovviamente destituita di fondamento ma non ci fu lo stesso titolo a tutta pagina per chiedere scusa ai lettori e alla sottoscritta». 

Le cose andarono diversamente. La notizia dell’incarico dell’Asl Civitavecchia all’allora aspirante inquilina del Campidoglio venne pubblicata per prima, alla vigilia del ballottaggio, dal Fatto quotidiano: uno scoop firmato da Marco Lillo, poi ripreso, come normale che sia, da tutti i quotidiani. Dunque nessuna orologeria. Basta fare una banale ricerca su Google per ritrovare tutti gli articoli che uscirono tre anni fa.

Ma al di là della precisazione, per quanto doverosa, rimane il dato politico: la sindaca va avanti. E alle critiche risponde con una serie di cose fatte che rivendica con forza. O meglio con una serie di domande retoriche su questi tre anni. Tipo: «Perché nessuno ha mai parlato della nostra lotta agli scrocconi, quelli che occupano abusivamente e senza titolo le case popolari impedendo alle persone che ne hanno bisogno di usufruire di un proprio diritto?». Forse nessuno ne ha parlato, ma Il Messaggero lo ha fatto ospitando in prima pagina nazionale una lettera dell’assessore comunale Rosalba Castiglione (il 22 novembre 2017) dal titolo “Occupanti e ricchi. Il Campidoglio sfratta i furbetti della casa”.

In questa sfilza di interrogativi («Perché nessuno parla di strade nuove?») non ci sono però le affermazioni su appunto le criticità oggettive che tutti i giorni romani toccano e vivono. Prendiamo i rifiuti: la sindaca si ricorda che dallo scorso 8 febbraio la sua amministrazione non dispone di un assessore all’ambiente? 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA