le Grazie di Narni: primo passo per un percorso di rinascita

Le grazie di Narni
di Marcello Guerrieri
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Mercoledì 19 Giugno 2019, 19:04
Finalmente qualcosa si muove: il comune di Roma si è accorto improvvisamente di essere proprietario di un mega edificio a Narni, che tutti chiamano le Grazie, edificio che sta andando letteralmente in malora. L’assemblea capitolina, come si chiama lì il consiglio comunale, ha impegnato con una mozione la sindaca Virginia Raggi ed anche gli assessori competenti, di prendere atto del bene e magari venderlo in collaborazione con il comune di Narni, che è costretto a subire la decisione romana nonostante che lo stabile sia un bruttissimo biglietto da visita per chi viene in città. È la prima volta in quaranta anni che questo avviene: tutte le amministrazioni che si sono succedute dal 1980 hanno fatto orecchie da mercante, col solo risultato di vedere la grande costruzione ormai ridotta a un cumulo di macerie. In verità c’erano state le spinte del comune narnese verso quello romano ma di fatto non c’era stata mai una risposta né negativa e nemmeno positiva, un disinteresse totale: gli unici lavori sono stati quelli di una protezione per evitare che pezzi dello stabile cadessero sulla Via Flaminia sottostante. Ora invece il consigliere dei Cinque Stelle, Luca Tramini è riuscito, con l’aiuto pure della consigliera regionale Maria Grazia Carbonari, a saldare un interesse comune e dare vita alla mozione che impegna a fare di tutto alla sindaca Raggi, anche a vendere il bene ai narnesi. La consigliera romana Valentina Vivarelli ha poi presentata la mozione che è stata approvata. “Siamo molto contenti che vi sia stata una presa di posizione così netta – spiegano dal Movimento Cinque stelle narnese – era stato un nostro impegno ed abbiamo fatto un primo passo. Importante”. Anche in comune di Narni hanno appreso con soddisfazione la notizia: “Potremo così avere rapporti veri col Comune di Roma – dice Marco Mercuri, che si era impegnato a fondo nella ricerca di interlocutori in Campidoglio – sarà anche possibile sviluppare una progettualità per quell’immobile che dovrà essere rifatto ma che costituisce un grande patrimonio pubblico del territorio”.
“Le Grazie”, come chiamano a Narni l’immobile (il nome vero è ex Colonia Di Donato) sono nel possesso del Comune di Roma in quanto facente parte di una società di assistenza pubblica, sciolta nel 1979, per legge prima della riforma socio sanitaria. E sempre per legge tutte le proprietà sono andate in dote al comune dove era la sede legale. Che per le Grazie era, giustappunto, Roma.    
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