Roma, roghi e frigo in strada, la stretta del prefetto: lotta ai rifiuti illegali

Roma, roghi e frigo in strada, la stretta del prefetto: lotta ai rifiuti illegali
di Stefania Piras
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Martedì 18 Giugno 2019, 09:39
Gommisti, lavaggi auto e ditte di elettrodomestici. Sono loro gli indiziati speciali a Tor Bella Monaca dove il prefetto Gerarda Pantalone ieri, inaugurando le visite nei Municipi, ha annunciato maggiori controlli per combattere lo smaltimento illegale di rifiuti. Partiranno infatti una delle verifiche amministrative puntualissime all’interno delle ditte sulle bolle di carico e scarico di rifiuti speciali e ingombranti che spesso si trovano sul ciglio delle strade del Municipio delle Torri. I residenti lo sanno bene, ci sono due strade che da troppo tempo soo dicariche permanenti: via Sant’Alessio in Aspromonte e un’altra strada privata a Borghesiana. Il prefetto Pantalone, prima di riunire a porte chiuse l’Osservatorio sulla sicurezza, ha voluto incontrare i capigruppo del consiglio municipale. «Finalmente, il nostro ruolo è sempre meno riconosciuto e rispettato, la sindaca viene di tanto in tanto qui, il prefetto si è fatta portavoce di una sfida ardua, speriamo non la lascino sola», dice il capogruppo Pd Fabrizio Compagnone. Sia lui che il minisindaco Roberto Romanella hanno chiesto più forze dell’ordine e più attenzione al problema rifiuti.

«Questo è il Municipio più scassato di Roma», ha ammesso il presidente spiegando che qui si trovano decine di frigoferi abbandonati inserie. E lo sa bene Pantalone che sulla sua scrivania ha già da giorni un report dettagliato sui tanti problemi di questo territorio martoriato: dai roghi tossici all’abbandono dei rifiuti, dagli arresti domiciliari alla dispersione scolastica e la droga che scorre a fiumi. È stato il primo pensiero del prefetto arrivando. Quello del VI Municipio «è un territorio affollatissimo con tantissimi abitanti. Tra i problemi principali le strutture, i servizi e la sicurezza. Inoltre è noto a tutti come circoli un po’ di droga di troppo», ha detto promettendo l’aumento di forze dell’ordine. Fuori, mentre il vertice con il prefetto, polizia e carabinieri va avanti (i finanzieri non hanno preso parte perché il sistema mail del Municipio ha avuto l’ennesimo blocco e non hanno ricevuto la comunicazione, succede anche questo), ci sono residenti che si avvicinano.

La presenza delle divise segnala ai residenti che è un giorno buono per aprire i rubinetti e dar corso alla speranza di venire ascoltati.
Una disabile con le stampelle si sfoga: «Vi prego dite alla Raggi che siamo pieni di topi, dappertutto, una volta non era così». «Non temo un’emergenza dei rifiuti con l’arrivo dell’estate. Ci stiamo attrezzando», dice il presidente Romanella, al termine dell’Osservatorio. Ma è una risposta scontrosa a chi fa notare tutti quei sacchi e sacchetti immobili che si moltiplicano di notte. Il peggio è che certe strade, come strada Sant’Alessio, a due passi da Rocca Cencia, sono ormai percepite come discariche a cielo aperto. Eppure qui, Ama avrebbe anche stilato un preventivo per bonificare l’area ma manca l’approvazione della Ragioneria capitolina. E allora si attende all’infinito una giornata come questa, in cui il prefetto riunisce, politici e forze dell’ordine per prendere in mano la situazione. 
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