Estate, tempo di abbandoni: una campagna per dire “no”

Estate, tempo di abbandoni: una campagna per dire no
di Marco Pasqua
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Martedì 18 Giugno 2019, 00:00 - Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio, 19:07
Ovidio scriveva che la crudeltà sugli animali è il tirocinio della crudeltà sugli uomini. Quel che è certo, è che l’abbandono di un cane o un gatto rappresenta il massimo esempio dell’indifferenza umana nei confronti delle altre specie viventi. Per questo è importante, ogni estate, ricordare quanto sia crudele disfarsi del proprio animali, condannandolo, il più delle volte, a morte certa. I dati sono allarmanti: la media annuale è di 130mila animali abbandonati, di cui quasi 80mila gatti e 50mila cani. Di questi, rilevano gli Animalisti italiani, l’80% muore a causa di incidenti, stenti o maltrattamenti.

A partire da oggi, l’associazione lancerà una sua campagna, con due testimonial, Edoardo Stoppa e Juliana Moreira, per dire “no” agli abbandoni. «Chiediamo un impegno concreto a tutti – dice il presidente dell’Associazione, Walter Caporale - i nostri animali devono essere sterilizzati e microchippati, perché abbiamo centinaia di migliaia di cani e gatti abbandonati nei rifugi, che attendono una casa». «Lo Stato ha istituito un fondo per la lotta all’abbandono degli animali – dice ancora Caporale - Ma non è sufficiente per debellare questa piaga sociale. Abbiamo sostenuto il DDL #ProteggiAnimali che auspichiamo diventi legge al più presto».

marco.pasqua@ilmessaggero.it
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