E' emerso che le persone reduci da infarto avevano il doppio del rischio di presentare problemi più o meno gravi a controllare la glicemia o diabete a tutti gli effetti ma non diagnosticato fino ad allora. «Il nostro studio indica che i problemi di controllo glicemico sono un fattore di rischio sia per la parodontite sia per l'infarto e che la combinazione di malattia gengivale e diabete non diagnosticato aumenta ulteriormente il rischio di infarto - ha dichiarato l'autrice del lavoro - Questo conferma come sia necessario aumentare gli sforzi per far emergere i casi di diabete non diagnosticato, stabilendo un contatto sempre più stretto tra diabetologi, cardiologi e odontoiatri».
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