La storia è nota. L’improvvisa morte di papà Romito costringe i figli ancora ragazzi (con Niko e Cristiana c’è anche Sabrina, sotto l’occhio vigile di mamma Giovanna) a prendere le redini della pasticceria di famiglia, con piccolo ristorante annesso, a Rivisondoli. Pochi mesi, giusto il tempo di vendere per poi tornare agli studi e a progetti di vita diversi. Invece. Oggi Romito significa Reale, Casadonna, i tre Spazio di Milano, Roma e Rivisondoli, ristorazione negli hotel Bulgari e Alt, l’ultima creazione dei brothers che lungo la statale che collega l’Abruzzo a Napoli sforna pane e biscotti di qualità insieme a versioni gourmet di cibi semplici, dalla bomba al pollo fritto, al panino con la porchetta. Niko la mente, Cristiana il braccio. Complice, mai ancella.
«Per dire - racconta lei -, a me toccano primo assaggio e giudizio su ogni nuovo piatto, ponderazione su ogni idea. Il mio lavoro non è da poco e lo rivendico. Non è stato semplice farsi spazio in un mondo essenzialmente maschile, non soltanto in cucina. Ancora oggi che qualcosa sta cambiando, la sala è un terreno difficile per una donna. Un po’ perché è così da sempre, un po’ perché è un mestiere pesante. Orari infelici, che diventano impossibili se si fa pranzo e cena, niente domeniche, niente feste comandate, margini minimi per conciliare lavoro e famiglia. Io? io riesco, con molta fatica. Il lunedì e il martedì sono i giorni dedicati a riprendere fiato, quando banca, commercialista e pratiche urgenti lo consentono. Però è questa la mia vita di donna in un mondo di uomini».
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