Albano, tenta di rapire bambina di 9 anni al parco, per fuggire la piccola si rompe un braccio: arrestato

Albano, tenta di rapire bambina di 9 anni al parco, per fuggire la piccola si rompe un braccio: arrestato
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Mercoledì 12 Giugno 2019, 13:23 - Ultimo aggiornamento: 17:53

Aveva tentato di sequestrare una bambina di 9 anni nei giardini di via Risorgimento di Albano, vicino a Roma, e oggi è stato portato in carcere. Era il primo giugno e N.D., 43 anni, di Albano, aveva concentrato la sua attenzione su una bambina che stava andando in bici, con la nonna, vicino a una fontana. L’uomo, palesemente ubriaco, dopo averle seguite per un tratto di strada, aveva afferrato  la piccola per il tronco, cercando di portarla con sè. Solo l’intervento della nonna aveva impedito il rapimento.

Una testimone aveva raccontato: «Le risate dei giovani sono state interrotte dalla presenza di un uomo visibilmente alterato, puzzava d'alcol che si sentiva da lontano. Ha iniziato a bestemmiare contro alcune ragazze perché voleva fare sesso con loro».

Nell’allontanarsi con la bimba tra le braccia, è caduto provocando alla piccola la rottura del capitello radiale. La bambina, come accertato dagli specialisti del Bambino Gesù, ha riportato anche un “disturbo post-traumatico da stress acuto”. Un gruppo di cittadini lo ha inseguito, e l'uomo ha trovato rifugio in un’auto di passaggio. Poco dopo è stato finalmente fermato dalla pattuglia del Commissariato di Albano, diretto da Antonio Masala, allertata dalla Sala Operativa.

 



La raccolta di numerose testimonianze,  gli esami del sangue – che hanno confermato nell’uomo un tasso alcolemico superiore a 2 grammi/litro e l’assunzione di sostanza stupefacente tipo cocaina – e la visione delle immagini di alcune videosorveglianze della zona, hanno consentito alla Procura di Velletri di chiedere ed ottenere dal GIP del Tribunale di Velletri un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’ordinanza è stata eseguita dagli investigatori del Commissariato di Albano e l’uomo, gravato da numerosi precedenti penali, tra i quali uno del 2003 del tutto simile a quello accaduto ad Albano. Ora si trova ora nel carcere di Velletri a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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