Alitalia, Salvini: «Si chiude nelle prossime ore, Atlantia partner naturale»

Alitalia, Salvini: «Si chiude nelle prossime ore, Atlantia partner naturale»
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Martedì 11 Giugno 2019, 18:30 - Ultimo aggiornamento: 13 Giugno, 11:57
Per Alitalia la soluzione arriverà «nelle prossime ore». Lo dice, intervenendo a Porta a Porta su Rai 1, il vicepremier Matteo Salvini indicando come «partner naturale» dell'operazione Atlantia e spiegando che il dossier è comunque
in mano al collega Luigi Di Maio. La soluzione del rebus per la nuova compagnia sembra così avvicinarsi. Resta comunque da capire se la soluzione sarà formalizzata entro il termine del 15 giugno oppure servirà comunque un'altra proroga che sarebbe la quarta. La decisione era attesa già dall'incontro che si è svolto al Ministero dello sviluppo economico con i commissari straordinari e le Fs, conclusosi invece con una fumata nera. Intanto il vicepremier Luigi Di Maio in giornata rassicurava: «Su Alitalia siamo, spero, a delle buone notizie, siamo in dirittura d'arrivo. Questa sarà una settimana cruciale in cui dovremo prendere e fare delle scelte».

Sabato scade il termine per la presentazione dell'offerta definitiva e vincolante di Ferrovie dello Stato, che da novembre sta cercando di mettere a punto la cordata per la nuova Alitalia e che dalla prima scadenza del 31 gennaio ha già ricevuto altre 3 proroghe. Il termine del 15 giugno era stato autorizzato ad inizio maggio dal ministro Di Maio, che concedendo un altro mese e mezzo per scavalcare il delicato appuntamento delle elezioni, aveva anche auspicato di ricevere «nel minor tempo possibile» l'indicazione della composizione definitiva del consorzio
acquirente. Ma, passati quasi sette mesi da quando Fs ha preso in mano il dossier (con l'ok dei commissari alla propria offerta), alla compagine manca ancora il 40%, visto che oltre alle Fs con il 30%, sono a bordo solo Delta e il Ministero dell'economia ciascuno con il 15%.

L'ipotesi più percorribile sarebbe quella di coinvolgere Atlantia, ma questa soluzione è rimasta nelle ultime settimane in una situazione di stallo: la società ufficialmente continua a ribadire di avere già abbastanza fronti aperti ma il nodo è politico ed è legato ai rapporti tra la holding dei Benetton e il Governo (in particolare il M5s), incrinatisi dopo il crollo del ponte Morandi. Un dialogo peraltro non favorito dal recente "scudo" per i funzionari che firmano la revoca delle concessioni, inserito nel decreto Sblocca Cantieri. Per Alitalia si è fatto avanti nelle scorse settimane anche il Gruppo Toto, che però non sarebbe ben visto dal partner americano Delta. Sullo sfondo intanto resta alla finestra Lufthansa, che spera nella liquidazione per raccogliere i resti dell'ex compagnia di bandiera.

Sullo stato di avanzamento delle trattative, rimaste un po' in stand by nelle ultime settimane in attesa dell'esito delle elezioni, si è fatto il punto nel corso di un incontro oggi al Mise con l'a.d. di Fs Gianfranco Battisti e i commissari straordinari Stefano Paleari, Daniele Discepolo ed Enrico Laghi. Incontro durato poco più di un'ora e da cui era attesa una decisione sullo spostamento in avanti del termine del 15 giugno. La proroga non è stata ufficializzata oggi, ma sarebbe praticamente decisa. Anche se i commissari, lasciando il Ministero, hanno precisato che «nessuno ha parlato di proroga» e che si è trattato di un incontro «solo tecnico».

 
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