«Una dentatura ben allineata, infatti, - prosegue - permette all'articolazione temporomandibolare di lavorare in uno stato di equilibrio, e questo influenza positivamente la postura generale». Inoltre, permette, di mantenere un'igiene orale migliore, perché «la placca viene rimossa più facilmente con lo spazzolino, i denti si cariano meno e le gengive sono meno infiammate».
Ma quale tipo di apparecchio scegliere? Si può semplificare dicendo che ne esistono di tre tipi. Gli allineatori trasparenti, ovvero le mascherine, che funzionano molto bene quasi sempre, tranne alcuni spostamenti particolari, «sono un sistema semplice e non ingombrante, va tolto solamente ogni volta che si mangia e si lavano i denti» precisa Rasperini.
Un'altra possibilità è l'apparecchio linguale fisso, che viene inserito nella parte interna dell'arcata dentale: «E' estetico, ma più complicato e costoso, non si vede ma provoca un ingombro per la lingua che crea disagio. Inoltre, come quello tradizionale, può non esser facile da pulire dopo mangiato».
La contenzione può essere effettuata tramite mascherina (in questo caso va tenuta di notte), o tramite splintaggio linguale, ovvero i denti vengono bloccati con una legatura fissa interna incollata tra i denti. L'adulto, inoltre, può essere interessato da malattia parodontale: «In tal caso va prima trattata questa, altrimenti c'è il rischio di perdere i denti». Altra caratteristica dei pazienti adulti, infine, è che chiedono tutto e subito, e questo spesso non è possibile: «I sono tempi biologici che vanno rispettati, ma esistono oggi tecniche per accelerare la terapia ortodontica previa stimolazione chirurgica dell'osso».
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