Rocca di Papa, il sindaco eroe in prognosi riservata: «Ci ha detto fuggite, e lui è rimasto»

Rocca di Papa, il sindaco eroe in prognosi riservata: «Ci ha detto fuggite, e lui è rimasto»
di Maria Lombardi
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Martedì 11 Giugno 2019, 09:19 - Ultimo aggiornamento: 09:25

«Emanuele è così, pensa sempre agli altri. Ha un cuore grande, è speciale». La signora Wanda, mamma del sindaco eroe, è seduta nella sala d'attesa del reparto grandi ustionati del Sant'Eugenio, stringe un fazzoletto tra le mani. 

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Questa volta l'orgoglio è anche una pena. Il figlio è oltre quella porta, intubato, il 34 per cento del corpo ustionato, soprattutto mani e volto. «Dicono che è uscito per ultimo dal Comune, si è preoccupato prima di tutti i dipendenti e poi ha pensato a mettersi in salvo. È fatto cosi, Emanuele. L'anno scorso durante la campagna elettorale ha soccorso un automobilista con l'auto in fiamme. Ha preso l'estintore e si è messo a spegnere l'incendio», ricorda la madre. Stavolta ha fatto di più.

«Ero al terzo piano, vicino al suo ufficio. Abbiamo sentito l'esplosione. Il sindaco in quel momento non era nella sua stanza, non so dove fosse. L'ho visto venire verso di noi e urlare: correte, scappate, chiamiamo i soccorsi, le ambulanze. Andate via, ripeteva», racconta un dipendente. E lui stava lì, gli abiti e il viso sporchi di polvere delle macerie, invece di cercare l'uscita cercava gli altri, i suoi collaboratori, gli impiegati del Comune. E fino a quando non sono usciti tutti, lui è rimasto tra il fuoco e i calcinacci.

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«Sono qui per il mio sindaco», la signora è arrivata da Rocca di Papa per chiedere notizie di Emanuele Crestini. «Se lo merita, davvero. Sta dalla parte di noi cittadini, di chi lo sostiene e anche di chi non lo sostiene. La sua porta è sempre aperta, non c'è nemmeno bisogno di bussare. È lui che ti viene incontro: che problema c'è? Per questo sono venuta fino a qui».

La sala d'attesa dell'ospedale è per un pomeriggio la piazza in miniatura di Rocca di Papa: parenti e amici dei quattro ricoverati al Sant'Eugenio, qualche assessore, gente del paese che vuole notizie. Tra i feriti, c'è anche un delegato comunale, Vincenzo Eleuteri, è il più grave, ha ustioni sul 44 per cento del corpo. «Gli altri due hanno ustioni di minore entità, dell'11%. Sono tutti costantemente monitorati dal personale», al termine della visita in ospedale l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato ha ringraziato medici e infermieri «che stanno prestando assistenza con grandissima professionalità».

L'EVENTO
E il paese soffre per il suo sindaco. Emanuele Crestini, eletto un anno fa dopo tanti anni di opposizione con la lista civica Insieme per Rocca di Papa. Domenica è stata una grande giornata per lui, le foto con Maria Sole Agnelli e la figlia Cinzia Campello al centro equestre di Rocca di Papa, ai Pratoni del Vivaro, in occasione della Fei Eventing Nations Cup Italy, la seconda tappa del circuito di Coppa delle nazioni. Ci tiene tanto il sindaco a quel centro equestre riaperto da pochi mesi e intitolato al principe Ranieri di Campello. E seguiva «con entusiasmo» anche i sondaggi delle cavità sotterranee di Rocca di Papa.
 



Non è un sindaco da scrivania, Crestini. In paese raccontano che va a controllare l'esecuzione di tutte le ordinanze. «E se andando in giro per le strade vede una buca, chiama subito perché venga riparata e poi torna dopo qualche giorno per verificare se è stato fatto. Parla con le persone, accetta consigli, sempre dalla parte della gente». Anche ieri l'ha fatto, l'ultimo ad andar via dal Comune, con le mani e il volto bruciati.

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