Femminismo, la filosofa Brugere: «Le donne puntino sulla sorellanza per una rivoluzione globale»

Femminismo, la filosofa Brugere: «Le donne puntino sulla sorellanza per una rivoluzione globale»
di Franca Giansoldati
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Domenica 9 Giugno 2019, 16:14 - Ultimo aggiornamento: 17:32

Tutto riparte dalla Francia, terra in cui è nata la contestazione del Sessantotto e il Maggio Francese e dove, adesso, si è aperto una riflessione di enorme portata sul post-femminismo e su cosa stia diventando. Con il tempo il termine femminismo si è scoperto indebolito e un po' appannato. In questo quadro sono via via affiorate interessanti correnti di pensiero che lo stanno rivisitando in chiave globale, e soprattutto, non più secondo una visione ristretta e angusta di destra-sinistra. Molto meglio che le donne si concentrano sul concetto di sorellanza. Meglio, di «coalizione di differenze».

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Visto che «le differenze non esistono solo a livello di colore della pelle ma riguardano soprattutto il livello di vita, la libertà di circolare, di prendere la parola, di agire. Tra un quadro dirigente che abita in Africa o in Europa, o la profuga senza documenti che vive nella strada, non c'è ancora solidarietà. Tra la danese che ha fatto studi finanziari e la bulgara o la rumena confinate in una Europa a doppia velocità con stipendi da fame, non esiste ancora solidarietà. Questa è la sorellanza, la solidarietà che va creata dalla rete delle donne nel futuro». A parlare è Fabienne Brugere, filosofa, docente a Paris VIII, che su Le Monde ha ricostruito il canovaccio del pensiero post-femminista. Si tratta di una intellettuale che ha contribuito a far conoscere in Europa Judith Butler, un'altra filosofa post-strutturalista statunitense che insiste sul concetto di alleanze, di coalizioni di differenze.

Di sicuro l'emancipazione femminile cammina e non mancherà di sconvolgere profondamente il XXI secolo, almeno a guardare l'avanzata del #metoo, le marce in Argentina o in Polonia, il movimento di ribellione giapponese contro i tacchi alti al lavoro, in Iran la protesta per l'abolizione del velo. «Il fatto è che l'oppressione patriarcale si riorganizza sotto differenti forme, si mondializza, si raccorda per mantenere un ordine prestabilito. Una geopolitica delle donne nel mondo fornisce qualche esempio» scrive Brugere.

La sorellanza – questo post femminismo rivisitato – rivendica l'uguaglianza tra le donne e gli uomini nel mondo del lavoro, così come nella vita coniugale e famigliare. Il che significa anche rendere le donne mediamente meno povere e meno dipendenti dagli uomini. «Non possiamo attendere tempi migliori per promuovere l'emancipazione femminile. A ogni modo - annota Brugere - i tutti i cambiamenti di sistema si preparano e vedono coinvolti soggetti liberi. Non esiste un cambiamento della società realizzabile senza che dei nuovo ruoli, al di là di quelli che già sono stati acquisiti dalle donne, siano conquistati per una battaglia che impone la globalizzazione, l'universalizzazione».

 

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