Ex Ilva, annuncio a sorpresa di ArcelorMittal: a Taranto cig per 1400 dipendenti
per più di tre mesi

Ex Ilva, annuncio a sorpresa di ArcelorMittal: a Taranto cig per 1400 dipendenti per più di tre mesi
di Giusy Franzese
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Mercoledì 5 Giugno 2019, 17:12 - Ultimo aggiornamento: 6 Giugno, 10:32
Arriva un altro annuncio a sorpresa per lo stabilimento ex Ilva di Taranto: l'avvio della cassa integrazione ordinaria per 1.400 dipendenti al giorno per 13 settimane. Lo ha comunicato il nuovo proprietario, ArcelorMittal, giustificando il ricorso all'ammortizzatore sociale per «la grave crisi di mercato».   «È una decisione difficile, ma le condizioni del mercato sono davvero critiche in tutta Europa. Ci tengo a ribadire che sono misure temporanee, l'acciaio è un mercato ciclico» ha poi sottolineato l'ad di ArcelorMittal Italia, Matthieu Jehl.

Le prime reazioni sindacali sono nette: «Decisione  grave, inopportuna e sbagliata» dice  il segretario generale Uilm, Rocco Palombella. Tra l'altro proprio domani, sei giugno, c'era già in programma un incontro azienda sindacati.
La decisione fa seguito a quelle ancora più drastiche prese dal colosso mondiale dell'acciaio ArcelorMittal in altri stabilimenti europei: lo stop della produzione (anche questo temporaneo) annunciato il 6 maggio scorso nello stabilimento di Cracovia in Polonia e in quello delle asturie in Spagna per ridurre  di  3 milioni di tonnellate annue la produzione di acciaio.
Il siderurgico di Taranto in quel momento sembrava coinvolto solo per un rinvio dell'aumento della produzione programmata. Poi a fine maggio sempre a causa dei
«deboli livelli di domanda» ul'annuncio di un ulteriore taglio della produzione europea che avrebbe interessato gli altiforni di Dunkirk (Francia), Eisenhüttenstadt (Germania) e Bremen (Germania). Anche questa volta i vertici italiani avevano escluso riduzioni a Taranto. Così evidentemente non è. Detto ciò l'azienda in una nota in cui illustra le «condizioni critiche» del mercato puntualizza: «ArcelorMittal Italia conferma il proprio impegno su tutti gli interventi previsti per rispettare il piano industriale e ambientale, al termine dei quali, con un investimento da più di 2,4 miliardi di euro, Taranto diventerà il polo siderurgico integrato più avanzato e sostenibile d'Europa».
ArcelorMittal,  in base all'accordo firmato al Mise l'8 settembre 2018 per rilevare l'ex Ilva, ha assunto 10.700 persone (8.200 a Taranto), mentre 2.586 dichiarate in esubero sono rimaste in capo all' Ilva in amministrazione straordinaria in Cigs a zero ore (circa mille hanno accettato l'esodo incentivato).
 
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