Si indaga nel mondo dei trans per risalire all’identità del corpo trovato carbonizzato, lunedì sera, dopo lo spegnimento di un rogo d irifiuti appiccato ai bordi di via di Trigoria. Anche se nulla è dato per scontato e altre piste non vengono scartate a priori, neppure quella di un omicidio maturato in un regolamento di conti.
LEGGI ANCHE: Roma, cadavere carbonizzato a Trigoria: si indaga per omicidio
Sarà l’autopsia che verrà effettuata oggi a chiarire se si tratta d iun uomo o di una donna,sebbe negli inquirenti propendono per quest’ultima ipotesi. Il cadavere, minuto ed esile,era completamente sfigurato e annerito. Braccia tronche, mancavano una gamba e un piede; dal moncone, vicino al ginocchio, pendeva una scarpa con un gancetto, tipo fibbia, che sembra ricondurre a una calzatura femminile.
Dallo stomaco fuoriuscivano le viscere. Macabri elementi che riportano alla memoria il giallo, mai risolto, del corpo mozzato rinvenuto nel 2011 in un’altra strada del sesso a pagamento, sempre nello stesso quadrante, in località Porta Medaglia. Il medico legale, inoltre,potrà stabilire se la vittima fosse già morta prima di essere completamente avvolta dalle fiamme o se, al contrario, sia deceduta proprio per l’incendio (in questo caso verrà trovato fumo nei polmoni). E, soprattutto, se sia stata colpita con oggetti contundenti o se l’assassino si sia accanito sul corpo con lame o armi.
L’ipotesi più probabile è che il cadavere possa essere stato scaricato nell’oscurità della strada di Trigoria Alta, immersa nelle campagne. Una via battuta da decine di “schiave del sesso” e trans. Gli investigatori della Squadra Mobile hanno ascoltato il custode della tenuta privata davanti allaquale èscoppiato il rogo. «L’ultima volta ho aperto quella cancellata venerdì scorso - racconta Sergio - per accompagnare una decina di persone in un sopralluogo alle grotte dove verrà girato un film storico. Siamo passati sopra una parte dei rifiuti con le auto». I pezzi di carrozzeria abbandonati e attinti anch’essi dalle fiamme già c’erano: «Saranno lì da gennaio, erano di un’auto nera». Circostanza che la polizia potrà verificare grazie a una fotoscattata a gennaio al furgone che li ha scaricati. Fino a un anno fa in quel terreno venivano allevati degli animali, poi l’azienda si è trasferita in via di Fioranello. «Avevamo pensato di mettereuna telecamera proprio per stanare chi veniva continuamente a gettare i rifiuti, ma non essendoci corrente elettrica, non è stato possibile»,affermano.
LE TRACCE
Sul posto, dopo il sopralluogo notturno, ieri mattina è tornata la Scientifica.