Ancora senza Jerrels, fuori per scelta tecnica, Milano subisce la partenza della Dinamo, 5-0, poi 20-12 al sesto con il 70 per cento dal campo. L'Olimpia cerca di riavvicinarsi, Smith la rimanda indietro con le triple: al decimo è 29-21. Gli ospiti provano, finalmente, a fare qualcosa di nuovo e di buono in attacco e i risultati si vedono: 35-33 al 14esimo. Kuzminskas è un fattore in attacco, la AX trova il primo vero vantaggio della partita, 47-52. Al riposo lungo è 51-52.
Al rientro in campo, Milano è reattiva in attacco e trova il 53-57 al 23esimo. Tarczewski è ingenuo e commette terzo e quarto fallo, lasciando spazio in attacco a Cooley che fa la voce grossa sotto canestro con rimbalzi e punti pesanti. Sassari torna avanti 69-66, poi chiude 74-66 al 30esimo (parziale di 23-14). Olimpia al tutto per tutto, ma la Dinamo trova il +10, massimo vantaggio della partita. Milano torna al meno quattro, 78-74 al 33esimo, ma ogni volta che prova a riavvicinarsi viene puntualmente rimandata indietro. Cooley è un gigante, forse esagera in una sua esultanza dopo un canestro realizzato, Tarczewski si prende tecnico e il Pala Serradimigni è una bolgia. Sassari è avanti 85-78, ma le triple di James e Nunnaly regalano un incredibile sorpasso 88-89 a 42 secondi dalla fine. Pierre segna un solo libero per l'89-89, James ha il tiro della vittoria ma lo prova da nove metri in maniera scriteriata. Si va ai supplementari.
La parità si sblocca con quattro liberi di Cooley e la recuperata in difesa con canestro in contropiede di Thomas: 100-94 al 43esimo. Milano non ne ha più, la Dinamo vince 108-96 e la finale scudetto è realtà. In casa milanese ci sarà tanto da discutere, in campo e fuori.
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