ATTESA
Pure ieri Inzaghi e Lotito non si sono visti né sentiti. Sono rimasti fermi all’ultimo confronto di venerdì e a un’altra telefonata di mercoledì, ognuno in preda ai loro pensieri. Per aprire un nuovo ciclo ed essere ancora il tecnico, Simone chiede investimenti senza cessioni big. Lotito deve invece fare i conti con i propri averi e sopratutto non intende essere ostaggio di nuove promesse o giuramenti. Non a caso il presidente non lo ha ancora convocato per un nuovo confronto, come a voler far capire a Inzaghi e chi lo vuole (è rimasto solo il Milan) chi comanda con un anno di contratto. Inzaghi ha rimandato il viaggio negli Stati Uniti, ma ora siamo di nuovo agli sgoccioli. Dopo tre anni e mezzo, o va via lui oppure vanno ritrovati insieme nuovi stimoli per centrare gli obiettivi. Anche Lotito in fondo ci sta riflettendo, entro dopodomani dovrà arrivare a un verdetto.
MERCATO
Le ore d’attesa scorrono senza un responso. Così non può partire il progetto. Lotito dal canto suo si sente tradito, pensa che Inzaghi abbia assunto questo atteggiamento perché aspetta pure una chiamata da Milano. Il presidente ieri è rimasto nei suoi uffici di Villa San Sebastiano per risolvere altre questioni, Tare invece va avanti per la sua strada per i prossimi colpi: preso Adekanye, a un passo Wesley, spunta Szoboszlai, 19enne centrocampista crac del Salisburgo (5 gol e sei assist) per il dopo Milinkovic. In difesa piace Biraschi del Genoa e occhio a Lovren del Liverpool, oggi impegnato nella finale di Madrid. Il ds potrebbe volare lì stasera, questo significherebbe che l’ultimo incontro con Inzaghi e Lotito rimarrebbe anche questo week-end in ghiacciaia.
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