Fca-Renault, nasce il colosso dell’auto: timori per i posti di lavoro in Italia

John Elkann presidente FCA
di Samuele Pifferi
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Lunedì 27 Maggio 2019, 04:28 - Ultimo aggiornamento: 08:10
La trattativa sarebbe in fase avanzata. Secondo quanto riporta il Financial Times, Fca sarebbe discutendo per un’ampia collaborazione con Renault che, in futuro, potrebbe tradursi nell’ingresso di Fiat Chrysler nell’alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi. L’indiscrezione del quotidiano inglese riaccende la febbre da risiko nell’industria automobilistica, con le case più grandi a caccia di alleanze per affrontare da protagoniste le sfide strutturali del settore, in primis quella della trasformazione elettrica e della guida autonoma. Le trattative sono concentrate su un’ampia cooperazione fra Fca e Renault, l’attrice “dominante” nell’alleanza con Nissan che sta cercando di riemergere dalle difficoltà anche d’immagine in cui la partnership è caduta dopo l’arresto di Carlos Ghosn. 

NO COMMENT
Fca e Renault non commentano, ma Fiat Chrysler in passato ha più volte ribadito di essere aperta a dialogare con tutti. «Se c’è una partnership, una fusione o un accordo che ci rende più forti, allora sono assolutamente aperto a valutare», ha detto di recente l’amministratore delegato di Fca, Mike Manley, in un’intervista sempre al Financial Times. C’è da ricordare che tra Fca e Renault c’è già un’intesa per il Talento, un mezzo commerciale prodotto da Fiat Professional dal 2016 e sviluppato in partnership con i francesi. Certamente la casa francese potrebbe giovarsi di grandi sinergie sia sul mercato Usa (grazie a Chrysler) che in quello sudamericano (con Fiat) sfruttando il peso che il gruppo italoamericano ha in quelle due regioni.

Di contro in Europa non avrebbe grandi vantaggi in Europa visto che i prodotti in gamma in molti casi sono sovrapponibili. Non è al momento chiaro quanto Nissan sia coinvolta nelle discussioni in corso. Secondo il quotidiano della City, le trattative fra Fca e Renault si stanno spingendo oltre una semplice condivisione di tecnologia e stanno procedendo più rapidamente rispetto a quelle di Fca con Psa. Per Renault Fca sarebbe importante: come detto, la maggior parte delle attività di Fiat Chrysler è concentrata in Nord America, area da cui Renault è assente.
A questo si aggiunge che Fca ha in portafoglio i marchi Alfa Romeo e Maserati, che occupano un ruolo in un segmento di mercato particolarmente redditizio e in cui Renault non compete. Nel caso in cui Fca dovesse entrare un giorno nell’alleanza Reanult-Nissan-Mitsubishi la «bilancia del potere all’interno della partnership si sposterebbe ulteriormente dal Giappone portando al tavolo John Elkann», aggiunge il Financial Times. L’inclusione di Fca consentirebbe inoltre all’Alleanza di fare un balzo in avanti divenendo il maggiore gruppo automobilistica al mondo con 15,6 milioni di vendite all’anno, decisamente al di sopra della rivale Volkswagen e dei suoi 10,8 milioni di auto vendute. 

I NODI
Un ingresso di Fca, comunque, non è così scontato: fonti riferiscono al Financial Times che potrebbe trattarsi di una complicata mossa per sottrarre parte del peso di Nissan all’interno del reciproco scambio azionario con cui è formata in gigante francogiapponese. La casa francese e l’azienda giapponese si sono alleate nel 1999. Mitsubishi si è unita nel 2015 quando Nissan ne ha acquistato il 36%. L’attuale struttura dell’intesa resta comunque “asimmetrica”, con Renault che ha il 43% delle azioni di Nissan e tutti i diritti di voto, e Nissan che ha il 15% delle azioni Renault. «I prossimi 20 anni sono determinanti per ridisegnare il settore auto, è una grande opportunità per Fca e per le aziende della filiera», aveva detto qualche giorno fa il presidente di Fca, John Elkann. E questa alleanza potrebbe essere solo il primo passo.
 
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