Pallavolo, Sara Anzanello morta a 38 anni: lo struggente racconto della campionessa stroncata da un'epatite fulminante

Sara Anzanello
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Lunedì 27 Maggio 2019, 09:29

«Chiamatemi ancora Anza». Questo il titolo dello struggente racconto della campionessa del mondo di pallavolo Sara Anzanello, morta  dopo un trapianto di fegato a causa di un'epatite fulminante a cui è poi seguito un linfoma. A sei mesi dalla sua scomparsa, l'editore Santelli pubblica lo scritto autobiografico di Sara nato dal desiderio di raccontare la storia della propria vita, con il contributo straordinario della sua famiglia.

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Il libro, in uscita lunedì 27 maggio, sarà disponibile nelle librerie e online oltre che su santellieditore.it, e tutto il ricavato sarà devoluto in beneficenza. Una storia costellata di successi, quella di Sara: carriera iniziata nel 1995 in serie A2, nel 1998 porta a casa la prima medaglia d'oro con la nazionale italiana Under 19, vince poi con la maglia azzurra l'Oro ai Mondiali (2002) e 2 Coppe del Mondo (2007, 2011) oltre al premio personale «Miglior Muro» al World Grand Prix (2006) e non si arresta fino ad arrivare a essere considerata tra le più quotate giocatrici di pallavolo in Italia e nel mondo. Ma è anche una storia di cadute, di momenti tetri a cui Sara ha fatto fronte con coraggio e forza. Nel 2013 infatti, ingaggiata dall'Azərrail Voleybol Klubu in Azerbaijan, è stata colpita da un'epatite fulminante che l'ha obbligata al ritorno in Italia per un trapianto di fegato d'urgenza.

È soprattutto qui che Anza - come la chiamavano tutti - dimostra al mondo la forza di cui è capace, la grinta che l'ha sempre contraddistinta: dopo alcuni giorni d'attesa e trovato un fegato, seppur non compatibile, l'intervento risulta riuscito. Ritornerà in campo, certo, ma non senza voler dare il suo contributo al mondo: crea l'
Anza camp, diventa testimonial dell'Associazione italiana donatori di organi (Aido) e desidera con tutta sé stessa di pubblicare un libro in cui raccontarsi, in cui mostrarsi come una donna che prende in mano la propria vita e non si piange addosso. Anche quando nell'agosto 2018 le viene diagnosticato un linfoma, non si vuole arrendere e augura il meglio alle #TerribiliRagazze della nazionale azzurra, appena rientrate dal Giappone.

Un vigore che non è bastato ma che ha commosso l'Italia. Per portare il messaggio della campionessa in giro per l'Italia la famiglia con tutto lo staff di Sara e la Santelli Editore hanno in programma varie tappe: a Conegliano (Tv) dal 28 al 30 maggio al Volleyball Nations League 2019, mentre un primo incontro col pubblico sarà  il 31 maggio al Pala Verde di Carità di Villorba (Tv).

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