I concerti a Roma: da Coez ai Motorpsycho, dai Christian Death al jazz di Villa Celimontana

I concerti a Roma: da Coez ai Motorpsycho, dai Christian Death al jazz di Villa Celimontana
di Fabrizio Zampa
18 Minuti di Lettura
Lunedì 27 Maggio 2019, 18:16 - Ultimo aggiornamento: 28 Maggio, 16:08

I concerti a Roma fino al 2 giugno
 
 
Cantautori/Per chi suona, chiusura all’Arciliuto

Il lunedì al club romano c’è “Per chi suona la campana”, appuntamento con cantautori di tutta Italia come ai tempi del vecchio e storico Folkstudio di via Garibaldi, che stasera conclude i suoi appuntamenti con una festa di fine stagione, protagonisti compositori, cantautori e musicisti di diverse provenienze.
Teatro Arciliuto, piazza Montevecchio 5, ore 21
 

 

 
Jazz/Lino Patruno, Monday Night all’Alexanderplatz

Il banjoista, chitarrista e bassista Lino Patruno torna con il suo Jazz Show e con una folta formazione che vede al suo fianco Gianluca Galvani alla cornetta, Silvia Manco al pianoforte e voce, Guido Giacomini al contrabbasso e Riccardo Colasante alla batteria, più l’americano Raffaele Gaizo (clarinetto) e il vocalist inglese Clive Riche. Jazz d’annata fatto secondo le migliori regole.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 21

 
MARTEDI’ 28 MAGGIO
 
 
Cantautori/Coez per altre tre serate al Palalottomatica

Una vera e propria collezione di sold out: è diventata questa l'attività principale di Coez, che dopo il tutto esaurito di stasera è live al Palalottomatica anche domani e venerdì per offrire il suo mix di hip hop e elettronica, canzone d’autore e rap, con l’obiettivo di far conoscere cose nuove. Il rapper Silvano Albanese, 35 anni, nato a Nocera Inferiore, Salerno, ma cresciuto a Roma, già writer nelle strade della capitale, si è fatto strada cominciando a montare e smontare palchi nei concerti, con l’album ”Faccio un casino” e il singolo ”E’ sempre bello” (che continua a dominare le classifiche) ha avuto un successone, nel 2019 celebra 10 anni di carriera solista e ha dovuto aumentare ddi nuovo le sue date romane. «Sono figo come un rapper ma scrivo canzoni come un cantautore», dice, e con l’attuale tour riscuote un successo dopo l’altro. Coez scrive pezzi che funzionano e li propone bene, con un’energia, uno stile e un modo di stare sul palco che gli viene naturale e soddisfa il pubblico al cento per cento. Il suo obiettivo per la stagione? «Questo 2019 lo facciamo fischiare».
Palalottomatica, piazza Pier Luigi Nervi 1, oggi, domani e venerdì ore 21
 
 
Musica/Schermi sonori: il cinema in note

"Schermi Sonori": è il concerto nel quale il Téchne Trio rilegge le grandi musiche per il cinema, come le colonne sonore di film come “The Imitation Game”, “Frozen”, “Anna Karenina”, “Pirati dei Caraibi”, “Twilight” e “Game of Thrones”. Le propongono Francesca Romana Fioravanti (violino), Gabriella Pasini (violoncello) e Giovanna De Rubertis (pianoforte) con gli arrangiamenti di Fabrizio Siciliano.
Teatro Arciliuto, piazza Montevecchio 5, ore 21
 
 
Jazz/Sdrucia & Bordi Quartet all’Alexanderplatz

Un tributo alle composizioni dei pianista americano Thelonious Monk e una serie di brani originali ispirati negli arrangiamenti alle sonorità del jazz moderno e contemporaneo: ecco l’appuntamento di stasera con il sassofonista Torquato Sdrucia e il chitarrista Gianni Bordi, in quartetto con Marco Fratini alla tromba e Massimiliano De Lucia alla batteria.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 22
 
 
World/I Mephitis Ensemble all’Elegance Cafè

«Musica e parole, una messa in onore della Dea Mefite: sax, percussioni, contrabbasso e chitarre, quattro musicisti, o meglio quattro adepti che, con brani di worldmusic fortemente impregnati da sonorità jazz, vi accompagneranno per mano dentro la bocca degli inferi: la Valle d’Ansanto nella verde Irpinia, tra culto e leggenda»: si presentano così i Mephitis Ensemble, cioè  il chitarrista Andrea Marchesino, foggiano, il sassofonista e compositore Matteo Marseglia, da Anzio, il percussionista e etnomusicologo Davide Roberto, da Andria, e il contrabbassista Giovanni Scamardella, da Napoli. Il loro progetto “Mephitis – Piccola Raccolta di Brani Mortali” nasce dalla necessità di raccontare una storia, quella della Mefite della Valle d’Ansanto, poco lontana dall’epicentro del terremoto che devastò il territorio negli anni ’80. Nel sound del quartetto troverete molti stili differenti di musica etnica, dal klezmer alla musica popolare brasiliana.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 22
 
 
Blues/Andy’s Corner, Andrea Angelini al Charity Cafè

Il vocalist, chitarrista e armonicista Andrea Angelini, in arte Andy’s Corner, replica il suo progetto solista acustico: una sintesi di varii generi e influenze, un viaggio nella migliore musica anglo-americana degli anni ’60 e ’70, a partire dal blues.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
MERCOLEDI’ 29 MAGGIO
 
 
Rock/Gli inglesi The Underground Youth al Largo Venue

The Underground Youth, la band britannica che figura fra le portabandiera della scena psych-post punk mondiale, torna con una serie di concerti ispirati alle sonorità più sperimentali degli anni ’80 e ‘90 offrendo il meglio della scena noise pop locale e internazionale. Il gruppo di Manchester, ora residente a Berlino, è formato da Craig Dyer (frontman), Olya Romano Dyer (sua moglie, voce e percussioni), Leo K. (chitarra) e Max James (basso), e ha cominciato la sua attività nel 2008, quando Craig diede vita al progetto pubblicando online i suoi primi dischi lo-fi. Dopo il successo degli album “Mademoiselle” (famoso per la copertina con Anna Karina, icona della Nouvelle Vague, ha superato i 6 milioni di ascolti) e “Sadovaya”, la band ha girato tutto il mondo passando da una psichedelia agrodolce a un postpunk a tinte più scure e noise, un cocktail di rock psichedelico e shoegazing. TUY presentano il nuovo album “Montage Images of Lust & Fear”, il primo realizzato da tutti i componenti della band.   
Largo Venue, via Biordo Michelotti 2, ore 22
 
 
Musica latina/Stasera con un'anteprima apre Fiesta!

Fiesta! è una delle manifestazioni estive romane più longeve: compie 25 anni, un quarto di secolo durante il quale ha portato a Roma centinaia di artisti di mezzo mondo a partire dai protagonisti della musica latina, centroamericana e caraibica, e con il primo vero concerto di venerdì 7 giugno (protagonista la band di reggaeton Gente De Zona) andrà avanti fino al 22 settembre. Il XXV Festival Internazionale di Musica e Cultura Latino Americana apre le porte proprio oggi con una serata inaugurale nella quale offrirà al suo pubblico uno spettacolo pieno di sorprese, durante il quale saranno annunciati i concerti di questa edizione e saranno presentati lo staff dei Dj che si esibiranno nelle varie zone della manifestazione e il nuovo corpo di ballo che si esibirà in numeri di grande effetto, le cui coreografie lasceranno poi il posto all’animazione che coinvolgerà il pubblico.
In arrivo, fra tanti nomi, il cubano El Micha, Jacob Forever, il trio hip hop Orishas, i cubani Los 4, i dominicani Grupo Extra con la loro bachata, il rapper portoricano J Alvarez, i cubani Yomil y El Dani, i portoricani Farruko e Bryant Myers, la colombiana Karol G, Elito Revè y su Charangon, Changui, Charanga Habanera e tanti altri. Trovate tutto il resto sul sito www.fiesta.it
Fiesta, Parco Rosati, Eur, via delle Tre Fontane 24, dalle ore 20
 
 
Jazz/Alla Casa il quartetto dell’israeliano Eli Degibri

S’intitola “Jazz is not dead”, il jazz non è morto, il nuovo progetto e album del sassofonista Eli Degibri: israeliano, compositore e bandleader noto a livello internazionale, ha debuttato al fianco del pianista Herbie Hancock e ha suonato dieci anni con Al Foster, il batterista che per lungo tempo ha collaborato con Miles Davis e che di lui ha detto: «Eli è l’unico giovane sassofonista del quale so che mi darà gioia non appena lo sentirò suonare». Adesso, in quartetto con il pianista Tom Oren, il contrabbassista Tamir Shmerling e il batterista Eviatar Slivnik, presenta il suo ultimo disco “Soul Station”, un tributo al leggendario sassofonista Hank Mobley, scomparso nel 1986: è stato uno dei principali ispiratori di Degibri e nel lontano 1960 ha inciso un bell'album con lo stesso titolo.
Casa del Jazz, viale di Porta Ardeatina 55, ore 21
 
 
Jazz/Kirkpatrick, Schell e Rosciglione live all’Elegance

Il trombettista Tom Kirkpatrick, americano dell’Ohio, è legato al bebop di Charlie Parker, Kenny Dorham e Dizzy Gillespie, è un solista di gran classe e ha suonato con tutti, da Chet Baker a Harold Mabern, Billy Higgins, Max Roach, George Coleman. La pianista, flautista e vocalist Gaea Schell è nata in Canada ma vive a San Francisco, California, e anche lei ha avuto tante collaborazioni: Nancy King, John Stowell, Albert  Heath, Clare Fischer Big Band, Bobby Watson, Vince Lateano e Gilbert Castellanos. Il contrabbassista Gorgio Rosciglione è un altro che ha affiancato un mare di star, come Benny Golson, Kenny Barron, Mulgrew Miller, Frank Rosolino, Kenny Clarke, Toots Thielemans, Freddie Hubbard, Jason Marsalis e tanti italiani. I tre musicisti si ritrovano fianco a fianco per suonare le musiche di Bill Evans, Benny Golson, Thelonious Monk, Irving Berlin.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 22
 
 
Jazz/All’Alexandeplatz  il Cosmopolitan Concert Jazz’Art


Una proposta di respiro europeo che mescola tanti diversi stili e generi, dalla canzone d’autore allo swing, dalla musica classica al jazz e alla romanza, un melange di differenti sapori: ecco il "Cosmopolitan Concert Jazz’Art" che vede in palcoscenico il chitarrista e vocalist Roberto Sironi, la violinista Elizabeth Boudjema, il pianista Marco Greco e il tastierista Luca Greco alle prese con una serie di brani originali di Sironi.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 22
 
 
Libri/Ascoltare il rumore, presentazione al Monk

L’elettronica ha portato molti cambiamenti nella musica, che poi forse non è davvero musica ma qualcosa di diverso e di nuovo, e Damon Krukowski, ex batterista della band indie rock americana Galaxie 500 e ora parte del duo Damon & Naomi, presenta insieme a Chiara Colli e Luca Collepiccolo il suo libro “Ascoltare il rumore”, definito dal Los Angeles Time «uno sguardo acuto e appassionato su ciò che è andato perso nell’era digitale». Negli ultimi decenni il mondo della musica ha attraversato una rivoluzione: la tecnologia audio analogica è stata sostituita da quella digitale, i vinili dai cd, dagli mp3 e dai servizi di streaming, e così via. Ma chi decide cosa è segnale e cosa rumore? Non rischiamo di perdere insieme a quel rumore altre informazioni fondamentali per comprendere ciò che ascoltiamo? Il libro di Damon prova a spiegare il nostro rapporto con i suoni e con la tecnologia che li veicola, chiamando in causa princìpi di acustica, riflessioni sull’industria musicale e sui condizionamenti imposti agli artisti, episodi di storia e descrizioni delle tecniche di registrazione. Ci accompagna in studio con Frank Sinatra e gli Oasis, ci mostra i meccanismi interni di un iPhone, ci aiuta a riflettere in modo critico e consapevole sui limiti e sui paradossi del mondo digitale in cui viviamo. Interessante, no?
Monk Club, via Giuseppe Mirri 35, ore 19
 
 
Blues/Jam session al Charity Cafè

Jam session all’insegna del blues, stasera, con l’appuntamento di "Blues Jam & Friends": apre il trio formato da Marco Di Folco (voce e chitarra), Andrea Di Giuseppe (armonica) e Simone Scifoni (basso e batteria). Come sempre, ospiti e musicisti appassionati di blues sono invitati a salire sul palco e intervenire.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
GIOVEDI’ 30 MAGGIO
 
 
Blues/Ritorna quello di Chicago con la Simone Nobile Band

La Blues Band dell’armonicista e vocalist Simone Nobile offre un viaggio nel blues di Chicago e della West Coast degli anni Cinquanta e Sessanta, nel rhythm & blues e nello swing, passando tra i classici di miti come Little Walter, Sonny Boy Williamson, Jimmie Rogers, William Clarke e via di questo passo. Accanto a Nobile (che è stato al fianco del blues singer Mud Morganfield, figlio del re del blues Muddy Waters) suonano il chitarrista Alex Orelli, il pianista Simone Scifoni, il bassista Ivano Sebastianelli e il batterista Luciano Micheli.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 21
 
 
Jazz/Il trio di Marco Moro fra swing, funk e Brasile


Si chiama Moro3o il trio del chitarrista Marco Moro, che con il bassista Guido Aulisi e il batterista Stefano Pacioni affronta un’ampia varietà di stili e generi, dallo swing alla musica brasiliana fino al funk. La band propone brani basati su un repertorio di standard jazz, bossa nova e funk rivisitati e reinterpretati sulla base delle caratteristiche e delle esperienze dei singoli musicisti.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 22
 
 
Jazz/Antonella Aprea trio al Charity Cafè

Per gli appuntamenti della serie “Jazz Voice” stasera è in cartellone il trio della vocalist Antonella Aprea, con il chitarrista Enrico Bracco e il contrabbassista Stefano Nunzi.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
VENERDI’ 31 MAGGIO
 
 
Jazz/Giammarco, Syncotribe Unplugged all’Alexanderplatz


La formazione dei Syncotribe da tempo rinnova la concezione dell’organ trio grazie al sassofonista e leader Maurizio Giammarco, autore di un repertorio che si discosta dagli stereotipi (vedi “So To Speak”, l'ottimo esordio discografico del gruppo) e si muove in un panorama sonoro più trasversale e contemporaneo. La musica di Syncrotribe ha un occhio sul presente ma è in equilibrio con la classicità, grazie a un lavoro di interplay fra Giammarco, Luca Mannutza, che qui lascia momentaneamente da parte l’organo per tornare al pianoforte, e il batterista Enrico Morello, nuovo talento della scena jazz italiana. Per due serate il trio, nella sua versione unplugged, diventa un quintetto acustico con l’ingresso del chitarrista Paolo Zou, uno dei più interessanti solisti emergenti, e del contrabbassista Matteo Bortone. Con questa formazione Giammarco avrà modo di presentare diverse sue nuove composizioni in prima assoluta, a fianco di alcuni collaudati brani tratti dal repertorio del trio.
Da molti anni Giammarco segue una sua personale strada di jazz d'autore, dove sia la tradizione che l'attualità confluiscono in un'elaborata e ponderata sintesi compositiva: fra classicità e sperimentazioni, con un grande spazio lasciato alla creatività dell'improvvisazione, la sua musica non perde mai di vista la caratteristica primaria del  buon jazz, ovvero la capacità di usare la musica per raccontare sempre una storia.
Alexanderplatz, via Ostia 9, stasera e domani, ore 22
 
 
Metal/Dalla Norvegia torna la band del Motorpsycho

On the road da trent’anni, la band norvegese dei Motorpsycho, nata nel 1989 a Trondheim, terza città del paese scandinavo, è venuta spesso in Italia e stasera torna a Roma. Il vocalist, chitarrista e tastierista Bent Sæther, il chitarrista e violinista Hans Magnus Ryan e il batterista Tomas Järmyr offrono un mix di hard rock, metal e progressive nel quale  si mescolano i suoni e lo spirito dei King Crimson e dei Metallica, dei Sonic Youth e di Neil Young, di Sun Ra e di tanti altri musicisti, visto che i tre hanno sviluppato un modo di esprimersi che li vede passare con disinvoltura, se la situazione lo richiede, al violino, al mandolino o al banjo, mescolando rock e folk, jazz e metallo, tranquille ballad acustiche e pezzi scatenati. Adesso sono in tour per presentare il loro ultimo album uscito a febbraio. Intitolato “The Crucible”, segue le tracce del precedente “The Tower”, del 2017, ma con spunti nuovi e orizzonti nei quali la formazione, che ha alle spalle ben ventidue album, non si è mai spinta: un sound psichedelico rivisto in chiave moderna, sempre molto potente e suonato senza mai scendere a compromessi.
Orion Live Club, viale J.F. Kennedy 52, ore 21
 
 Jazz/Concerto omaggio al pianista Antonello Vannucchi

Antonello Vannucchi, pianista, vibrafonista, organista e compositore, era un personaggio importante nella storia del jazz italiano, fin da quando negli anni cinquanta faceva parte dello storico Quintetto di Lucca: ha suonato a lungo con l’Orchestra della Rai, è stato al fianco di tante star, da Chet Baker a Lee Konitz, Kay Winding, Sonny Rollins, Freddy Hubbard, Toots Thielemans, Lionel Hampton, ha accompagnato Josephine Baker, Mina, Barbra Streisand, Ornella Vanoni, Massimo Ranieri, Nicola Arigliano e tanti altri, e ci ha lasciati lo scorso 14 febbraio, all’età di 82 anni. Un folto gruppo di musicisti, amici e colleghi ha deciso di rendergli omaggio: sono i contrabbassisti Giovanni Tommaso (con lui a Lucca) e Giorgio Rosciglione, i pianisti Vito Tommaso (anche lui nel Quintetto) e Riccardo Biseo, il trombettista Franco Piana, i sassofonìsti Gianni Oddi e Nino Rapicavoli, il batterista Gegè Munari, il chitarrista Silvano Chimenti, la vocalist Fabiana Rosciglione e il critico e musicista Adriano Mazzoletti.
Casa del Jazz, via di Porta Ardeatina 55, ore 21
 


Jazz/The NewStrikers in concerto all’Elegance Cafè

The NewStrikers è il nuovo ensemble del sassofonista, clarinettista e percussionista Antonio Apuzzo, nato sulle orme del precedente gruppo, il quintetto “Strike”. Al suo fianco ci sono Marta Colombo (voce, tamburo gongoma), Valerio Apuzzo (tromba, flicorno, percussioni), Luca Bloise (marimba e percussioni), Sandro Lalla (contrabbasso e percussioni) e Michele Villetti (batteria, duduk). La musica della band si muove tra composizioni originali di Apuzzo e Lalla, in bilico tra free forms, canzoni allargate, blues e spirituals futuribili su testi di tre poeti e scrittori (Dylan Thomas, James Joyce e Cesare Pavese) e della poetessa Jolanda Insana. Nel repertorio non mancano arrangiamenti originali di brani di Ornette Coleman, Charles Mingus e Albert Ayler, e brani tratti dal songbook della band di progressive rock dei Gentle Giant.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 22
 
 
Jazz/Al Charity concerto del Gipsy Legacy Project

Una serata di jazz europeo sulle orme della tradizione nata grazie alla musica del chitarrista gitano Django Reinhardt: il trio dei Gipsy Legacy Project suona un repertorio che comprende standard jazz, valzer musette e composizioni originali di Django, tutte in quello stile zingaro che diventò famoso nelle atmosfere parigine degli anni trenta e quaranta. Sono i chitarristi Lorenzo Bucci e Federico Procopio e Giuseppe Civiletti al contrabbasso.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
Jazz/All’Arciliuto un tributo a Roy Hargrove

Un concerto dedicato al trombettista e flicornista texano Roy Hargrove, scomparso nel novembre scorso, che negli anni novanta fu un valido rappresentante dell’hard bop: intitolato “We Miss You, Roy”, lo offrono Lorenzo Fassina (tromba, flicorno), Federico Cecili (sax tenore), Birte Duking (sax baritono), Stefano Coccia (trombone), Clara Bontempi (pianoforte), Marco Amedei (contrabbasso) e Alessandra Fanella (batteria).
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
Jazz/Red Pellini Quintet al Gregory’s

Il venerdì al club di via Gregoriana è in cartellone il sassofonista Red Pellini, con il suo quintetto e un repertorio che ripropone il dixieland e il New Orleans sound, su arrangiamenti originali di Pellini. Con lui suonano Michael Supnick (tromba e voce), Alessio Magliari (piano), Oscar Cherici (contrabbasso) e Carlo Battisti (batteria).
Gregory’s, via Gregoriana 54a, ore 21
 
 
SABATO 1 GIUGNO
 
 
Rock/La band dei Christian Death, da Los Angeles al Traffic

Vengono da Los Angeles: on the road dal 1979, i Christian Death per un certo periodo sono stati una doppia band, quella statunitense guidata dal vocalist Rozz Williams (che si è sciolta nel 1994,e lui si è impiccato quattro anni dopo: droghe, alcool & dintorni) e quella europea guidata dal vocalist, chitarrista e polistrumentista californiano Valor Kand, oggi più attiva che mai, in tour europeo e stasera live a Roma. Il nome del gruppo, che si definisce «uno dei fondatori del rock gotico americano, che si batte contro le religioni organizzate e la comune moralità e provoca il suo pubblico molto più di quanto faceva Marilyn Manson», nasce da un gioco di parole con quello dello stilista Christian Dior.
Il trio, che accanto a Valor vede la vocalist, bassista e percussionista Maitri (olandese di Rotterdam) e il batterista Mike Monroe, continua la strada di sempre. La band si è spostata dalla California e attualmente fa base a Londra. Il primo album dei Christian Death, “Only Theatre Of Pain” del 1982, fu un disco maledetto (si potrebbe dire la vera firma di Rozz Williams), in mezzo ci sono stati diversi live, alcuni insuccessi come “Pornographic Messiah” (già il titolo dice tutto) mentre l’ultimo disco della formazione di Valor, “American Inquisition” del 2007, ha avuto un notevole successo.   
Traffic, via Prenestina 738, ore 22
 
 
Jazz/Apre stasera Village Celimontana

Oltre 100 concerti nel verde di una delle più belle ville romane, da stasera fino al 10 settembre, con formazioni italiane e straniere in cartellone: ritorna Village Celimontana, che dopo l’enorme successo della scorsa stagione  è stato dichiarato il festival jazz con maggior affluenza d’Europa. In attesa dei tanti nomi in cartellone (ci sarà di tutto, da un omaggio a Nat King Cole a parecche big band, appuntamenti settimanali con Celimontango, una rassegna di jazz made in Roma, serate all’insegna dello swing, del rock & roll, del jazz europeo e internazionale, dei giovani talenti, del sociale, e non mancherà un’offerta culinaria con tanto di griglieria e frittini freschi al cartoccio: trovate già tutti i dettagli, le date e ovviamente i musicisti e le band in programma cliccando sul sito  www.villagecelimontana.it) vi ricordiamo che oggi c’è la serata di apertura della rassegna.
A inaugurare il calendario sono il sassofono di Javier Girotto, argentino ormai romano d’adozione, e il pianoforte di Natalio Mangalavite, anche lui argentino, di Cordoba come Javier: una coppia di musicisti che da anni vive a Roma e offre il suo progetto e album “Estandars”, che attinge a un campionario di grandi canzoni del repertorio folkloristico del paese sudamericano (includendo zamba, chacarera, chamame, milonga, tango, candombe) e nella poesia della tradizione argentina. E’ il primo di una lunga serie di concerti nella villa del Celio.
Village Celimontana, via della Navicella 12, dalle ore 20
 
 
Dj/I Chinese Man in concerto al Monk

I Chinese Man sono un collettivo musicale francese di Marsiglia che è in scena da 15 anni, mescola hip hop, funk, trip hop, dance e suggestioni globali e unisce sotto lo stesso tetto dj, producer, musicisti, graphic designer e moviemaker, tutti impegnati a diffondere la filosofia “Zen Spirit”, tra bassi supersonici e vecchi music samples, ricuciti abilmente per creare anche sul palco un viaggio audio/video a 360 gradi. Sono due dj, High Ku e Zè Mateo, e il beatmaker Sly Dee, hanno inciso sette album e presentano live l’ultimo, intitolato “Shikantaza”. Reduci da un tour di due anni fra Usa, Canada, Asia e Europa, hanno successo dappertutto per la loro bravura nel mescolare i generi e sono tra i migliori scratcher e interpreti della scena breakbeat. In questo tour sono accompagnati dai rapper del gruppo A State Of Mind, che ha già collaborato con producer come Wax Tailor e Deluxe, e da Youthstar, storico Mc della scena drum & bass mondiale.
Monk Club, via Giuseppe Mirri 35, ore 22.30
 
 
Blues/Francesca De Fazi & Sugar Mamas all’Elegance

Francesca De Fazi (voce, chitarre, ukulele), Sabrina Scriva (basso e voce) e Marilisa Misa Asci (batteria) sono le Sugar Mamas, che insieme a qualche special guest a sorpresa proongono una serata a tutto blues, da quello del Mississippi (Francesca ha inciso a New Orleans l’album “Roman Blues Woman”) a quello trasteverino. La leader offre un repertorio di quello che lei chiama il “Trust Ever Blues”, ovvero la costante sfida di spingersi oltre gli schemi senza mai strafare ma piuttosto sorprendere, con ironia e sensualità. Francesca due anni fa ha realizzato il documentario “Viaggio nella Terra del Blues“, fra New Orleans e Chicago, sulla leggendaria Highway 61.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 22, ore 22

 
Jazz/Dalla Polonia il quintetto del violinista Tomasz Chyla

Appuntamento con il jazz polacco: arriva il Tomasz Chyla Quintet, giovane formazione proveniente da Danzica, che presenta il suo progetto “Circlesongs”. Sono il violinista Tomasz Chyla, il sassofonista Piotr Checki, il pianista Szymon Burnos, il bassista Konrad Zolnierek e il batterista Slawomir Koryzno. Il termine “Circlesong” viene dal mondo della musica corale cui è fortemente legato il leader del gruppo, che mette in un insieme omogeneo e elegante mondi musicali apparentemente lontani: musica corale, jazz, folk e post-rock.
Casa del Jazz, viale di Porta Ardeatina 55, ore 21
 
 
DOMENICA 2 GIUGNO
 
 
Jazz pop/Dal Belgio linee diverse con Wiernik e Pierre

S’intitola “Linee diverse” il progetto della vocalist belga Barbara Wiernik e del chitarrista Alain Pierre: la coppia offre un viaggio a metà strada tra il pop e il jazz, nel quale suona le proprie composizioni ma rivisita anche alcune perle del pop e degli standard del jazz. La formula leggera del duo si muove tra delicatezza e fragilità, ma le possibilità vocali di Barbara Wiernik che, reduce da numerosi viaggi in India, fonde il jazz occidentale e il canto indiano con lo spettro armonico della chitarra classica,  danno al duo una tavolozza di colori più variopinta.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 22
 
 
 

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