Strangola la “sua” colf cubana di 26 anni a Pavia e poi si spara dopo essere fuggito in scooter

Enrico Lanati e Mileidy Verdial Canales
di Alessia Marani
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Domenica 26 Maggio 2019, 17:06 - Ultimo aggiornamento: 27 Maggio, 01:29

Mileidy Verdial Canales, colf cubana di 26 anni, ha cercato di difendersi con tutte le sue forze dalla follia omicida di Enrico Lanati, 48 anni, imprenditore originario di San Donato (Milano), ufficialmente il suo datore di lavoro, con il quale, però, avrebbe avuto anche una relazione. Una lite furibonda, poi le botte nella villetta affittata un anno e mezzo fa dall’uomo a Borgarello (Pavia).


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Lanati le stringe le mani attorno al collo fino a farle mancare il respiro. La lascia distesa vicino al letto della camera matrimoniale, vestita, il volto tumefatto, poi, fugge via con lo scooter in aperta campagna. Impugna una pistola calibro 9 - detenuta illegalmente - e si toglie la vita, non prima però di inviare un messaggio choc ai parenti: «Ho fatto una sciocchezza». Un familiare, nella mattinata di domenica, corre a Borgarello e trova Mileidy morta. Un femminicidio-suicidio su cui indagano i carabinieri del Reparto Operativo del comando provinciale di Pavia coordinati dal tenente colonnello Salvatore Malvaso.

Un femminicidio-suicidio che ha sconvolto il piccolo paese a pochi chilometri da Pavia.


Enrico Lanati e Mileidy Verdial Canales


A chiedere l'intervento dei militari, il familiare che ha trovato una porta-finestra sul retro aperta: l'uomo è entrato e ha visto la 26enne, ormai priva di vita, sul pavimento della camera da letto. Da un primo accertamento medico-legale è stato chiaro che la 26enne cubana era stata strangolata, anche se erano presenti segni all'altezza della testa che possono far pensare a una possibile colluttazione.

L'attenzione degli investigatori si è subito concentrata sul datore di lavoro della donna, imprenditore nell'edilizia e nel commercio di metalli. Poco dopo le 16 il corpo dell'uomo è stato trovato in campagna.

Dalle prime testimonianze raccolte dai carabinieri, sembra che Lanati utilizzasse la villetta anche per ospitare a volte dei collaboratori della sua ditta. Spesso in casa venivano organizzate feste, con musica ad alto volume. L’autopsia chiarirà meglio come e a che ora è deceduta la vittima. Lanati viaggiava spesso all’estero, specie a Cuba e aveva un certo successo con le donne. Sabato c’era stata una festa in casa e forse all’origine della lite potrebbe esserci la gelosia. Anche se non si escludono motivi economici.


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