Addio Luciano Marinelli, gigante del basket pontino. Martedì la camera ardente e i funerali

Luciano Marinelli, il più grande coach del basket pontino
di Stefano Urgera
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Sabato 25 Maggio 2019, 14:09 - Ultimo aggiornamento: 27 Maggio, 12:26

  Ci ha lasciati nella notte all'età di 82 anni Luciano Marinelli, personaggio che nell'ultimo mezzo secolo ha caratterrizzato la storia della città di Latina. Avvocato di eccelsa levatura, grande appassionato di Jazz ma soprattutto uomo di spicco nella pallacanestro pontina, che grazie al suo apporto agli inizi degli anni '70 si è elevata a caratura nazionale. La figura dell'Avvocato, così lo chiamavano affettuosamente tutti i membri della famiglia del basket pontino, è stata di estrema rilevanza nell'innescare il boom della palla a spicchi nel capoluogo pontino. La sua impresa fu costruire, con tutti giovani locali, un gruppo capace in 5 anni di salire dal campionato di base (la Promozione) fino alla serie B, allora la terza serie nazionale. Un'impresa che ne fa il più grande allenatore nella storia della pallacanestro della nostra città. Marinelli è morto stanotte, morto ma non scomparso perché il suo ricordo vivrà indelebile in tutti quelli che a Latina negli ultimi 50 anni hanno avuto a che fare con sport e cultura. I funerali si terranno  martedì  alle 15 presso la Cattedrale di San Marco, dove nell'adiacente Oratorio dei Salesiani, il giovane Luciano iniziò a giocare a pallacanestro agli inizi degli anni '50.  

Intanto martedì 28 Maggio presso il  Circolo cittadino - dove si tenevano i concerti Jazz organizzati da Marinelli - camera ardente per l’ultimo saluto all’avvocato. La camera sarà aperta presso il salone auditorium "Orazio Di Pietro" dalle 10.30 alle 14.

Unanime il cordoglio a Latina, espresso fra gli altri anche dal sindaco Damiano Coletta: «A nome personale, della Giunta e di tutta la città di Latina esprimo   vicinanza alla sua famiglia». Il primo cittadino ha ricordato come Marinelli fosse «Personaggio vulcanico che ha lasciato un segno indelebile in città con la sua attività di allenatore nell’Ab Latina. A metà degli anni ’70 con un team tutto “fatto in casa” guidò la squadra a una storica promozione in B, al termine di una esaltante cavalcata. È stato un vero e proprio pioniere del basket a Latina.
Non meno importante il suo impegno nel mondo della cultura, in particolare della musica. Il Latina Jazz Club è una sua creatura che ormai da 20 anni mette in mostra i talenti della città e della provincia favorendo lo sviluppo di un gusto critico tra gli amanti del genere».



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