La scelta di Salvini è studiata.
L’unica regione del Nord governata dal centrosinistra - per mesi snobbata dalla Lega al punto da ufficializzare il candidato solo a fine marzo, cedendolo senza troppe resistenze a Forza Italia , ora è una partita che il ministro dell’Interno vuole vincere a tutti i costi. Le ragioni sono varie: non ammaccare l’immagine di vincente costruita nell’ultimo anno di tornate elettorali favorevoli; realizzare un inedito, un monocolore di centrodestra a fortissima trazione leghista, perché gli unici governatori di centrodestra sarebbero Giovanni Toti in Liguria e Alberto Cirio in Piemonte, sponda Forza Italia ma in fortissimo avvicinamento alla Lega.
Infine, nelle intenzioni di Salvini pesa anche una logica interna: il leader della Lega non vuole solo vincere, vuole stravincere dentro la sua coalizione, possibilmente relegando Forza Italia a un ruolo marginale. In quest’ottica la visita di Silvio Berlusconi ieri non poteva rimanere senza risposta.
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