Lazio, Lotito mette Inzaghi spalle al muro

Lazio, Lotito mette Inzaghi spalle al muro
di Alberto Abbate e Valerio Cassetta
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Venerdì 24 Maggio 2019, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 09:10
Basta giocare a nascondino, tana per Inzaghi. Dopo averlo inseguito per giorni, ieri Lotito lo ha braccato a Formello. Non era il summit previsto, il presidente è piombato durante l’amichevole contro il Rocca di Papa (10 a 0) nel centro sportivo e ha costretto al confronto immediato il tecnico. C’erano cinquemila tifosi sugli spalti del Fersini a osannarlo: «Inzaghi a vita». Lotito si è fermato con loro e ha dato per lui la risposta: «Resta». Poi però è andato via dal campo e ha raggiunto Inzaghi nel suo ufficio. Il tecnico aveva salutato tutti prima di lui ed era scappato dentro lo spogliatoio. Il presidente ha aspettato che tutta la squadra andasse via, poi fra loro due è iniziato un faccia a faccia vero. Siamo al bivio: il prossimo incontro ufficiale dovrà portare al prolungamento o all’addio. L’allenatore continua a prendere tempo, ma ora sta diventando tiranno. Perché la prima fumata grigia di ieri non potrà trasformarsi per molto ancora in un braccio di ferro. 
CONDIZIONE
E’ in pressing, Lotito, adesso sta sfruttando ogni momento buono per avere un responso. C’era già stato prima e dopo la gara col Bologna un altro contatto, non era stato positivo. Ieri è stato approfondito. Inzaghi pretende la conferma di tutti i big per il prossimo anno, ma stavolta non c’è la promessa di Lotito. Che vuole cedere subito Luis Alberto (ma al momento mancano offerte) e lasciare Milinkovic sul mercato sino all’ultimo. Non a caso, di fronte alle domande dei tifosi, ieri il presidente è stato perentorio sulla permanenza d’Inzaghi, ma è rimasto in silenzio sul serbo. Così Simone ha paura di sposare un progetto incerto. Tra l’altro il mister ce l’ha già un contratto (sino al 2020); non gli dispiacerebbe rispettarlo per poi fare le sue valutazioni, non essere ostaggio e guardarsi successivamente intorno. Lotito però, com’è giusto che sia, vuole prolungarlo per dare stabilità al futuro. Non ha alcuna intenzione di lasciare in scadenza (anche per dare un segnale alla squadra) il suo allenatore. 
ULTIMATUM 
C’è fretta, c’è un ultimatum per le prossime ore, è Inzaghi a dover decidere: la Lazio è pronta ad accontentarlo dal punto di vista economico (un triennale da quasi 2,5 milioni), a dargli garanzie sui colpi in entrata, ma non in uscita. E’ stato affrontato anche il discorso relativo allo staff fisioterapico caro al tecnico da cui era partita la famosa lite col presidente da Cortina. Alla fine pubblicamente Lotito ha elogiato il lavoro d’Inzaghi, dopo la vittoria della Coppa Italia gli ha restituito tutti i suoi meriti. Adesso però basta, non vuole supplicarlo per restare, per questo rimane in bilico questa tormentata storia d’amore. Ieri non c’era il ds Tare, che ormai da mesi fa da pacere. Il prossimo incontro sarà a tre, a Villa San Sebastiano non saranno ammesse le ombre di Milan e Juve. 
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