CONDIZIONE
E’ in pressing, Lotito, adesso sta sfruttando ogni momento buono per avere un responso. C’era già stato prima e dopo la gara col Bologna un altro contatto, non era stato positivo. Ieri è stato approfondito. Inzaghi pretende la conferma di tutti i big per il prossimo anno, ma stavolta non c’è la promessa di Lotito. Che vuole cedere subito Luis Alberto (ma al momento mancano offerte) e lasciare Milinkovic sul mercato sino all’ultimo. Non a caso, di fronte alle domande dei tifosi, ieri il presidente è stato perentorio sulla permanenza d’Inzaghi, ma è rimasto in silenzio sul serbo. Così Simone ha paura di sposare un progetto incerto. Tra l’altro il mister ce l’ha già un contratto (sino al 2020); non gli dispiacerebbe rispettarlo per poi fare le sue valutazioni, non essere ostaggio e guardarsi successivamente intorno. Lotito però, com’è giusto che sia, vuole prolungarlo per dare stabilità al futuro. Non ha alcuna intenzione di lasciare in scadenza (anche per dare un segnale alla squadra) il suo allenatore.
ULTIMATUM
C’è fretta, c’è un ultimatum per le prossime ore, è Inzaghi a dover decidere: la Lazio è pronta ad accontentarlo dal punto di vista economico (un triennale da quasi 2,5 milioni), a dargli garanzie sui colpi in entrata, ma non in uscita. E’ stato affrontato anche il discorso relativo allo staff fisioterapico caro al tecnico da cui era partita la famosa lite col presidente da Cortina. Alla fine pubblicamente Lotito ha elogiato il lavoro d’Inzaghi, dopo la vittoria della Coppa Italia gli ha restituito tutti i suoi meriti. Adesso però basta, non vuole supplicarlo per restare, per questo rimane in bilico questa tormentata storia d’amore. Ieri non c’era il ds Tare, che ormai da mesi fa da pacere. Il prossimo incontro sarà a tre, a Villa San Sebastiano non saranno ammesse le ombre di Milan e Juve.
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