Cannes, tutti in fila per Tarantino
che racconta la Hollywood di ieri

di Gloria Satta
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Mercoledì 22 Maggio 2019, 08:14 - Ultimo aggiornamento: 16:23
Ci volevano Quentin Tarantino, Leonardo DiCaprio, Brad Pitt, Margot Robbie e la loro Hollywood adrenalinica degli anni Sessanta per far vivere a Cannes un giorno di (stra)ordinaria follia. L’anteprima mondiale di C’era una volta a...Hollywood (Once Upon A Time In Hollywood), il nuovo film del regista americano 55enne ed evento-chiave di questo 72mo Festival, ha messo in fila molti spettatori addirittura con cinque ore d’anticipo. Il primo entrato in sala è stato poi salutato con un «hurrah!» collettivo e fotografato come fosse una star. Legioni di fan avevano piantonato il red carpet fin dal mattino con viveri e ombrelli, la folla assiepata sulla Croisette sembrava una marmellata immobile, il servizio di sicurezza era stato rinforzato ai livelli di un G8: vietato entrare o uscire dal Palais durante la proiezione. Ressa, coretti, paparazzi sull’orlo di una crisi di nervi: da anni non si vedeva a Cannes una mobilitazione simile.
COLPO DI SCENA. Ma Tarantino, regista-rockstar che proprio 25 anni fa vinceva sulla Croisette la Palma d’oro per Pulp Fiction, è abituato a questo tipo di accoglienza. «E’ tutto magico, qui», ha esclamato commosso sul red carpet mentre la folla invocava il suo nome e la moglie Daniella Pick, giovane cantante israeliana conosciuta dal regista a Tel Aviv dieci anni fa durante il lancio di Bastardi senza gloria, gli stringeva il braccio compiaciuta. «Ho voluto raccontare il periodo in cui Hollywood cambiò», ha aggiunto il regista, ed è tutto quello che ha concesso al popolo del Festival: non voleva bruciare la conferenza stampa in cui oggi spiegherà per la prima volta perché e come ha ricostruito, in chiave di favola godibilissima e condita di molta ironia, la mecca del cinema negli anni d’oro dei western, della controcultura hippye, dei ”viaggi” lisergici, dei delitti di Charles Manson. Regalando al pubblico ricostruzioni spettacolari (epica la scena della festa nella Playboy Mansion con decine di Conigliette), Pontiac rombanti, musica d’epoca. E un colpo di scena finale che toglie letteralmente il fiato.
Ma quando sulla Croisette sono apparsi Leo e Brad, risplendenti nei loro smoking, pronti a dispensare sorrisi e autografi, perfino a stringere le mani di qualche fan fortunato, l’isterismo della folla è arrivato alle stelle. I seducentissimi DiCaprio e Pitt, rispettivamente 44 e 54 anni, pizzetto il primo e capelli lunghi sul collo il secondo, hanno fatto una trionfale montée des marches, la sacramentale ascensione dello scalone del Festival. Alla fine della proiezione, c’è stata la classica standing ovation del pubblico di gala prima che il regista e gli attori venissero infilati di peso sulle limousine per raggiungere il luogo segreto della blindatissima festa ufficiale del film.
La stampa di tutto il mondo ha visto C’era una volta a...Hollywood in contemporanea con i vip e prima che le luci si spegnessero è stata letta (tra i «booh!») la solita raccomandazione del regista: «Non spoilerate, non rivelate i dettagli della trama». Le due ore e 40 del film sono poi volate, scandite da continue risate e battimani a scena aperta ma alla fine un applauso educato ha sostituito l’ovazione che molti forse si aspettavano. La Palma d’oro che i critici, stando ai pronostici, vorrebbero assegnare a Dolor y Gloria di Pedro Almodòvar, in base a questo ”test” non sembra dunque insidiata.
ATTORE IN DISGRAZIA. Costato 95 milioni di dollari, prodotto da Columbia, Heyday e Bona dopo che Tarantino aveva rotto con Harvey Weinstein travolto dagli scandali sessuali, il film ha per protagonisti un attore di serie tv in disgrazia che cerca di riciclarsi nel cinema (DiCaprio) e la sua controfigura-tuttofare (Pitt). La vicina di casa è Sharon Tate (Robbie), moglie di Roman Polanski, mentre la setta di Manson si aggira minacciosa. Tra le ”chicche” apprezzate in anteprima dal pubblico del Festival, un Pitt strafatto di acido, DiCaprio con la frangetta, Al Pacino nei panni di un untuoso agente cinematografico. Non manca la citazione di Antonio Margheriti e Sergio Corbucci, registi di B-movies adorati da Tarantino. C’era una volta a...Hollywood uscirà il 26 luglio in America e il 19 settembre in Italia.
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