Financial Times, le donne (poche) anche ai vertici degli hedge fund

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Martedì 21 Maggio 2019, 14:42
Il Financial Times – tra i più prestigiosi giornali economici del mondo – ha finalmente registrato un aumento della presenza delle donne nella gestione dei hedge fund, vale a dire il sancta sanctorum della finanza maschile, i fondi speculativi di investimenti privati, amministrati da una società di gestione professionale, solitamente in mano ai cosiddetti boy's club. Una delle prime donne che è riuscita ad arrivare ai vertici di una struttura del genere, Traci Castle Newman, della Morgan Stanley, sette anni fa quando si trovò ad organizzare il primo incontro per manager donna del settore disse di avere faticato sette camicie per trovare qualcuna.

Oggi la musica è cambiata. Il 19,3% delle impiegate negli hedge fund è donna anche se ai vertici, dove si prendono le decisioni strategiche, è ancora faticoso trovarle. Tuttavia  rapprentano ormai il 48% dei team che gestiscono le relazioni pubbliche. Jamie Zimmerman, una delle poche donne che gestisce i portafogli dei clienti dal duemila e oggi è arrivata ad aministrare 169 milioni di dollari da sola è speranzosa sul fatto che col tempo le cose sono destinate a cambiare. Accanto a lei viene sempre citata Leda Braga che amministra 8 miliardi di dollari. Per ora le donne sono una minoranza ma in prospettiva il numero dovrebbe aumentare.
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