L’ospedale aperto anche a Fido: ai Castelli il primo caso del Lazio

L ospedale aperto anche a Fido: ai Castelli il primo caso del Lazio
di Marco Pasqua
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Martedì 21 Maggio 2019, 00:05 - Ultimo aggiornamento: 15:26
Non occorre citare tutti gli studi di carattere scientifico, pubblicati nel corso degli anni, sull’effetto che hanno gli animali sui pazienti ricoverati in ospedale. Studi che confermano come anche la pet-therapy permetta di conseguire risultati paragonabili a quelli benefici delle cure mediche. Per questo motivo, non può che essere vista con favore l’operazione che ha coinvolto l’ospedale dei Castelli: la prima struttura pubblica del Lazio ad aprire le proprie porte a cani , gatti e conigli.

E’ un primo passo, perché le restrizioni sono ancora molto rigide: le visite degli animali, infatti, si terranno solo il giovedì, dalle 16 alle 19 e potranno durare al massimo 20 minuti. Gli incontri, inoltre, possono avvenire solo con l’autorizzazione della Direzione sanitaria e alla presenza di personale formato: è consentito l’ingresso di un animale per volta, precedentemente da pulire e spazzolare. Necessario anche il certificato sanitario di buona salute rilasciato dai rispettivi veterinari. I cani, poi, dovranno essere identificati e iscritti all’anagrafe canina, condotti al guinzaglio e avere al seguito la museruola (che, si spera, potrà esser tolta prima dell’incontro con il padrone). Un esempio che, ora, potrebbe essere seguito anche da altri ospedali romani.

marco.pasqua@ilmessaggero.it
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