Austria, dimessi tutti i ministri Fpoe: sì del presidente Van der Bellen alle elezioni anticipate

Herbert Kickl
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Lunedì 20 Maggio 2019, 19:50 - Ultimo aggiornamento: 21 Maggio, 10:39

Tutti I ministri della Fpoe, come annunciato in mattinata, si sono dimessi dal governo austriaco. Lo rende noto l'agenzia Apa.

«Sono fermamente convinto che quello che serve ora sia una completa trasparenza e un chiarificazione totale e indipendente», ha detto Kurz parlando alla stampa. Il cancelliere ha spiegato di non volere Kickl nel suo governo perché era responsabile delle Finanze dell'Fpoe nel 2017, quando fu girato il video, la cui diffusione ha portato sabato alle dimissioni di Strache.

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Il presidente austriaco Alexander Van der Bellen ha successivamente accolto la richiesta di convocare elezioni anticipate, presentata da Kurz. Questa mattina il Fpoe aveva fatto sapere che tutti suoi ministri si sarebbero dimessi se Kickl fosse stato destituito. Kurz ha detto questa sera che al loro posto verranno scelti dei tecnici. Lo scandalo è scoppiato venerdì sera quando è apparso sui media tedeschi un video girato a Ibiza nel luglio 2017, tre mesi prima delle elezioni grazie alle quali il Fpoe è entrato al governo. Le immagini mostrano Strache che parla con la sedicente nipote di un oligarca russo, promettendogli contratti pubblici in cambio di finanziamenti e sostegno politico.



«Proporrò l'allontanamento del ministro dell'Interno al presidente della Repubblica»: aveva annunciato il cancelliere austriaco Sebastian Kurz in conferenza stampa a Vienna in riferimento al ministro dell'Fpoe Herbert Kickl e dopo la bufera che ha investito l'ultradestra austriaca seguita alla diffusione del video di Strache. «Proporrò anche che le funzioni degli Interni siano assunte da alti funzionari e da esperti in modo che il governo mantenga la capacità di agire», ha aggiunto Kurz.


Il cancelliere austriaco ha espresso la convinzione che il partito di estrema destra Fpoe, suo partner di coalizione, «non abbia avuto la corretta percezione e consapevolezza» della gravità della situazione e delle condanne che sono state espresse. Questa convinzione lo ha portato alla decisione di sciogliere la collaborazione, ha proseguito Sebastian Kurz. Poi ha ribadito di essere convinto «al 100 per 100%» dei risultati del suo governo ma ha fatto presente di essersi «convinto anche che alcune persone non sono adatte a ruoli di governo» e quindi era «necessario», ha ribadito più volte, andare a nuove elezioni.


Secondo il segretario politico della Svp Philipp Achammer, che questa mattina era ancora a Vienna e nel pomeriggio ha parlato degli sviluppi in Austria alla direzione del suo partito, Sebastian Kurz «ha fatto l'unica cosa giusta che c'era da fare. È spaventoso come i vertici della Fpoe nel video abbiano dichiarato la loro disponibilità a vendere gli interessi del Paese. Con politici di questo calibro non si può governare in modo serio e corretto. La popolazione austriaca lo sosterrà in questa sua decisione», ha detto Achammer. La direzione della Svp si è occupata anche di elezioni europee e delle comunali che si svolgeranno, sempre il 26 maggio, a Sarentino e a Campo di Trens. La Svp vuole mobilitarsi per richiamare al voto il maggior numero di aventi diritto possibili.

 

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