Comunali, nuovo contratto a Roma. L'assessore De Santis: «Ora premiamo il merito»

A sinistra i dipendenti del Comune di Roma. A destra la sindaca Virginia Raggi con l'assessore Antonio De Santis
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Venerdì 17 Maggio 2019, 17:51 - Ultimo aggiornamento: 21:34
Cambia il contratto per i 23mila dipendenti del Comune di Roma: vigili, insegnanti e impiegati. La riforma è stata messa a punto dall'assessore al Personale di Virginia Raggi, Antonio De Santis, che è riuscito a convincere tutti i principali sindacati a mettere la firma sulla pre-intesa. Sembrano lontanissimi, in Campidoglio, i tempi in cui le bellicose corporazioni interne sfilavano sotto al Marc'Aurelio per lo sciopero generale, protestando proprio contro la riforma del salario accessorio, voluta all'epoca dalla giunta Marino.

Un nuovo accordo era necessario perché nel frattempo sono cambiate le regole nazionali. Il Campidoglio ha dovuto adeguare quindi il salario dei propri dipendenti ai dettami del nuovo Contratto nazionale degli enti locali, siglato nel 2018. Una delle novità principali è l'aumento della quota di bonus agganciati ai risultati «individuali» dei dipendenti, insomma l'apporto del singolo lavoratore: passa dal 10 al 30% delle indennità accessorie. Responsabilizzando gli addetti e scoraggiando, si spera, i fannulloni.

«Premiamo il merito nell'ottica di migliorare i servizi», ha detto l'assessore De Santis. Ricordando, accanto al direttore delle Risorse Umane, Angelo Ottavianelli, che negli ultimi due anni è «stato rinnovato il 24% di insegnanti e maestre; il 15% del corpo di Polizia Locale; il 22% di amministrativi. Nel complesso il 21% del corpo dei dipendenti capitolini è costituito da personale inserito negli ultimi 3 anni. Numeri che si inseriscono nell'azione politica di questa amministrazione, improntata a una nuova etica del lavoro. Un approccio che garantisca a tutti i dipendenti la possibilità di esprimere al meglio le proprie potenzialità, capacità e competenze».

Per Giancarlo Cosentino, leader della Cisl, con il nuovo contratto «si mette al centro il lavoro di squadra. Abbiamo puntato su un nuovo sistema indennitario, ricalibrato sulle funzioni effettive e riarticolato per dare più tutela ai lavoratori. Sul piano dei profili professionali, abbiamo iniziato a introdurre nuove figure, come gli addetti di cassa per i servizi anagrafici».

La sindaca Virginia Raggi ha parlato delle difficoltà della macchina amministrativa. «Dopo Mafia Capitale siamo stati messi sotto osservazione e ci sta, come Milano dopo Mani pulite. Siamo nell'occhio del ciclone e so quanto sia difficile firmare con tranquillità un atto, quando la discrezionalità viene in automatico vista come dolo», ha detto Raggi presentando il nuovo contratto decentrato dei dipendenti capitolini. «È come se ogni volta che scrivete un articolo vi arrivasse in automatico una denuncia - ha continuato la prima cittadina parlando ai giornalisti presenti -. Io per due anni per la parola 'istruttorià ho passato l'inferno. Ora però superiamo le paure, assumiamoci le nostre responsabilità e andiamo avanti a testa alta», ha aggiunto rivolta ai dipendenti presenti.
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