Scontri all'Olimpico, Giorgetti: «Servono nuove norme anti violenza»

Scontri all'Olimpico, Giorgetti: «Servono nuove norme anti violenza»
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Giovedì 16 Maggio 2019, 14:10 - Ultimo aggiornamento: 14:13
Interviene il sottosegretario con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti sull'ennesimo episodio di scontri tra ultras e forze dell'ordine avvenuto ieri a Roma in occasione della finale di Coppa Italia tra Lazio e Atalanta. «Non è questione di ridimensionare o meno i fenomeni, il problema è che ogni volta che c'è una partita a rischio si parla sempre prima, durante e dopo di questi fatti. Le misure sul contrasto alla violenza prima le approviamo è meglio è, ma è evidente che quello della violenza è un fenomeno serio».

«Chi era allo stadio ieri ha visto lo schieramento di forze dell'ordine, la città era militarizzata», ha aggiunto Giorgetti a margine di una conferenza di presentazione al Coni. Confermando anche la volontà di accollare parte delle spese per la sicurezza agli eventi sportivi alle società di calcio: «La richiesta alle società di una contribuzione per quanto riguarda le spese dell'ordine pubblico è stata decisa e credo che sarà confermata - ha sottolineato -. È stato presentato anche un disegno di legge con una serie di norme sulla violenza, purtroppo è stato scorporato dal disegno di legge sportivo e ha preso una via più lenta. Ma l'argomento è sempre d'attualità». Mentre per quanto riguarda la percentuale a carico delle società, Giorgetti osserva: «Al 5 o al 10%? Mi dicono che già per il 5% le società sono molto restie, ma da quanto ho saputo da Salvini lui è determinato ad andare avanti su questa strada».

ll sorteggio dei giudici inserito nella riforma della giustizia sportiva «è una buona e lodevole cosa».
Lo ha detto il sottosegretario con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti, a margine di un evento al Coni. «È una norma voluta dal governo, in molti all'epoca hanno criticato il nostro intervento per decreto legge», ha aggiunto Giorgetti che riferendosi al presidente del Coni ha scherzato, «con lui c'è un rapporto di amore-odio, ma sulla giustizia sportiva e su questo siamo in linea con Malagò». «Purtroppo - ha aggiunto riferendosi alla giustizia sportiva - bisogna che l'autoriforma vada avanti in maniera spedita»
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