Rottamazione, le novità: c'è tempo fino al 31 luglio per chiudere i debiti con Equitalia

Rottamazione, c'è tempo fino al 31 luglio per chiudere i debiti con Equitalia
di Andrea Bassi
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Giovedì 16 Maggio 2019, 11:11 - Ultimo aggiornamento: 15:43
La Lega, nel decreto crescita, prova a riaprire il cantiere del Fisco. Il Carroccio ha presentato un centinaio di emendamenti, su oltre 1.200 che complessivamente sono arrivati in Commissione bilancio alla Camera da tutti i gruppi, puntando decisamente sulle questioni fiscali. Il sottosegretario all'Economia, Massimo Bitonci, ha depositato la proposta, già annunciata, per la riapertura della rottamazione-ter delle cartelle scaduta il 30 aprile scorso. Chi non ha aderito all'ultima sanatoria avrà tempo fino al 31 luglio prossimo di dichiarare la propria volontà, con le modalità già previste per la rottamazione-ter, di adesione optando per il pagamento in un'unica soluzione al 30 novembre prossimo, ovvero in massimo 17 rate, la prima delle quali sempre al 30 novembre.

Per allineare i ritardatari o chi, a causa delle festività non è riuscito a presentare la domanda al 30 aprile scorso, le rate sono state definite in 17 invece che 18 e la prima avrà un importo pari al 20% di quanto dovuto e le restanti sono tutte fissate nella misura del 10%. Sempre al 31 luglio è stata stabilita la nuova deadline per la presentazione delle domande di adesione al cosiddetto saldo e stralcio. Dal canto loro i Cinque Stelle hanno presentato un emendamento per spalmare in più anni los tralcio delle cartelle sotto i mille euro. Una mossa salva-bilanci dei Comuni, che con la cancellazione delle multe non riscosse dai loro rendiconti, perderebbero secondo i conteggi dell'Anci circa 4 miliardi di euro. Con un emendamento firmato dalla Lega insieme al Movimento Cinque Stelle, poi, il provvedimento sulle semplificazioni fiscali che ha già passato il suo primo giro di boa in Parlamento, sarà inglobato nel treno, più, rapido, del decreto crescita.

Così saranno inglobate nel testo del provvedimento in conversione alla Camera, norme come quella che azzera le tasse sugli affitti non riscossi dai proprietari di casa. Per non versare le imposte non sarà più necessario avere la convalida dello sfratto ma basterà l'intimazione. Una norma che, tuttavia, sarà valida solo a partire dagli affitti sottoscritti dal 2020.

LE ALTRE NOVITÀ
Tra le altre novità che saranno traslate dalla proposta di legge sulle semplificazioni fiscali al decreto crescita, anche l'allungamento di cinque giorni per la trasmissione delle fatture elettroniche che passerà da dieci a quindici giorni. Tra le proposte della Lega c'è anche la riduzione di un ulteriore mezzo punto dell'aliquota Ires, che così arriverebbe al 20% nel 2022. Ma anche progressivo innalzamento della deducibilità totale dell'Imu sui capannoni, che passerebbe quindi a regime dal 70% al 100% e stabilizzazione a regime del taglio di 600 milioni di euro delle tariffe Inail (attualmente la riduzione è triennale).

Viaggia verso l'inammissibilità invece, il pacchetto Fontana sulla famiglia e che prevede l'aumento del bonus bebè da 80 a 110 euro al mese per un anno per i nuovi nati e detrazione al 19% delle spese per i prodotti della prima infanzia, dal latte ai pannolini. Altra proposta del Carroccio è il raddoppio delle spese detraibili sostenute dalle famiglie per le badanti. Il tetto di spesa da portare in detrazione al 19% passerebbe dagli attuali 2100 euro a 4000 euro.

La Lega ha anche proposto la proroga per sei mesi della convenzione con Radio Radicale per evitarne la chiusura. La proposta porta come prima firma quella del capogruppo in Vigilanza Rai, Massimiliano Capitanio. La copertura stimata è di 3,5 milioni di euro. Sui debiti degli enti locali, il capitolo dove è contenuto la norma salva-Roma sono stati presentati 66 emendamenti. Le votazioni cominceranno soltanto il 28 maggio, dopo le elezioni europee.
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