Le obbligazioni ibride che saranno emesse a servizio dell'offerta di scambio non vincolante, insieme alle nuove obbligazioni ibride, potranno avere un ammontare nominale aggregato fino ad un massimo di 750 milioni di euro, fermo restando che la Società si "riserva comunque il diritto di aumentare o diminuire detto ammontare".
L'operazione è in linea con la strategia finanziaria del Gruppo delineata nel Piano Strategico 2019-2021, che prevede il rifinanziamento di 13,6 miliardi di euro al 2021 anche attraverso l'emissione di prestiti obbligazionari ibridi.
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