La mappa dell'azionariato è stabile con i soci cinesi riuniti nella holding Marco Polo al 45,52%, Camfin al 10,05% mentre il 6,24% è detenuta da Sova Capital (per conto di LLC Concern Rossium, la società a cui i russi di Lti hanno trasferito le azioni nell'ambito di un 'repurchase agreement'). L'accordo prevede l'impegno di LLC a ritrasferite a Lti, a scadenza, la proprietà delle azioni e a votare in assemblea sulla base delle istruzioni di Lti. Tronchetti ricorda le tappe del percorso fatto con gli azionisti di ChemChina, «a partire dal delisting, poi il successo con cui abbiamo riportato l'azienda in Borsa con un'ottima accoglienza da parte del mercato, fino ai risultati della nostra partnership in continuo miglioramento». Non entra nel dettaglio dei contenuti e non fa riferimento alla sua riconferma alla guida del gruppo ma i suoi «destini» anche se solo patrimoniali sono legati a doppio filo a quelli della società lo dice lui stesso. Non ultimo sottolinea però che «la struttura dello Statuto è condivisa con gli amici cinesi e radica la ricerca in Italia».
Intanto Ning Gaoning, già cooptato nel consiglio Pirelli il 7 agosto dell'anno scorso, è stato nominato nella carica di consigliere e presidente con il voto favorevole di oltre l'87% del capitale rappresentato in assemblea. I soci hanno anche approvato il bilancio 2018 deliberando la distribuzione di un dividendo di 0,177 euro per azione ordinaria pari a un monte dividendi di 177 milioni di euro.
La riunione dei soci è anche l'occasione per presentare l'Annual report 2019 che da nove anni non è più solo un bilancio ma il racconto di un anno di storia aziendale. Questa volta è dedicato a celebrare i 25 anni dello slogan la «potenza è nulla senza controllo», che dal 1994 accompagna Pirelli dopo la campagna pubblicitaria realizzata da Young&Rubica con Carl Lewis nella posizione del velocista ai blocchi di partenza che indossa scarpette rosse con tacchi a spillo.
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