Uber, Chiara Ferragni: «Italia unico paese dove non funziona per una stupida legge»

Uber, Chiara Ferragni: «Italia unico paese dove non funziona per una stupida legge»
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Mercoledì 15 Maggio 2019, 18:11 - Ultimo aggiornamento: 16 Maggio, 13:13

«Quando finisci di lavorare alle 8 di sera e vorresti tornare a casa ma Uber non funziona più a causa di una stupida legge appena approvata». Lo sfogo di Chiara Ferragni è arrivato ieri sera - come sempre - su Instagram, il social dove la fashion blogger per eccellenza conta 16.5 milioni di follower. Inoltre, ha aggiunto «I taxi non sono disponibili, li chiamo da 45 minuti».
 

 

La Ferragni fa riferimento ai nuovi vincoli al noleggio con conducente (Ncc), pienamente in vigore dalla mezzanotte scorsa. La nuova norma a tutela dei tassisti prevede multe salate per i conducenti di Uber che non ritornano alla rimessa più vicina dopo ogni corsa. Questo comporterà tempi di attesa molto più lunghi e meno clienti. Inoltre, i conducenti potranno lavorare solo nella provincia che ha rilasciato loro l’autorizzazione.

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In una seconda storia, l'imprenditrice 32enne ha scritto un lungo post in cui ha spiegato cosa pensa a riguardo. «Non posso credere che l’Italia sia l’unico Paese dove c’è un tale scontro tra i tassisti e gli autisti di Uber. I taxi sono impossibili da trovare la maggior parte delle volte e raramente accettano carte di credito e l’idea che Uber non è disponibile perché lo Stato impedisce la concorrenza con i taxi è qualcosa di incredibile» ha scritto.

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«Grazie a questa nuova legge molte famiglie sono rimaste senza lavoro per una decisione presa l’altra sera e che proprio non condivido –  ha continuato l'influencer  -. Certo è vero, ci sono molti altri problemi peggiori di cui occuparsi però, levare un servizio del genere che funzionava bene e dava lavoro a molte persone non mi è sembrata una buona idea».

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