Spread sfonda il tetto di quota 290 punti, banche giù. Tria: nervosismo ingiustificato

Matteo Salvini
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Mercoledì 15 Maggio 2019, 16:00 - Ultimo aggiornamento: 18:19
Spread di nuovo in rialzo: il differenziale tra Btp e Bund decennali ha sfondato il tetto di quota 290 punti base, massimo da cinque mesi, segnalando un aumento dei rischio del sistema Italia fra gli investitori.

Lo spread ha chiuso poi sotto la soglia dei 290 punti base dopo aver toccato un picco da dicembre a quota 291,7. Il differenziale di rendimento tra i titoli a 10 anni italiani e tedeschi ha terminato la seduta a 284,5 punti base, in rialzo rispetto ai 280 punti della chiusura di ieri. Il rendimento del decennale italiano è pari al 2,74%.

Chiusura in rialzo per le Borse europee, che hanno cambiato la direzione di marcia a circa un'ora dalla chiusura delle contrattazioni dopo che i media Usa hanno anticipato che il presidente americano Donald Trump punta a rinviare l'entrata in vigore dei dazi sull'auto di sei mesi. Milano, tuttavia, ha registrato la performance peggiore del Vecchio continente, con l'indice Ftse Mib in calo dello 0,14%.

Il rialzo dello spread zavorra il settore bancario di Piazza Affari. L'indice settoriale Ftse It Banks cede quasi due punti percentuali e risulta il peggiore in Europa dove il benchmark Euro stoxx banks scivola dello 0,46%. Le peggiori performance sono quelle di Ubi Banca, che ha chiuso con un -2,83% e Mediobanca, con un -2,82%. Unicredit cede invece meno dell'1%.

A far salire di nuovo il differenziale le incertezze relative alla politica del governo Lega-M5s in vista della manovra d'autunno. Ieri il leader della Lega Matteo Salvini ha affermato che «se servirà infrangere alcuni limiti del 3%, del 130-140%, noi tiriamo dritti». «Mi rifiuto di aumentare l'Iva anche di un solo centesimo, prima va riformato il sistema fiscale: bisogna avere coraggio e io non mi rassegno», ha detto oggi il leader della Lega.

Il rialzo dello spread la spaventa? «No», ha poi risposto il vice premier ai giornalisti.

«Il nervosismo dei mercati, che si legge nelle oscillazioni dello spread, è ingiustificato ma comprensibile alla vigilia di queste importanti elezioni europee», ha sottolineato il ministro dell'Economia, Giovanni Tria. «Ingiustificato - ha aggiunto - perché gli obiettivi di finanza pubblica del governo sono quelli proposti dal governo stesso e approvati dal parlamento con il Documento di economia e finanza».

«Lo spread in rialzo? Al presidente del Consiglio non ha fatto piacere, lo ricollego alla competizione elettorale, che crea evidentemente agitazione sui mercati», ha detto il presidente del consiglio Giuseppe Conte. «Tutti i partiti - ha proseguito il premier- sono impegnati per raggiugere dei successi, stanno rimarcando il territorio politico, ci sono dichiarazioni anche molto forti, ma confido che tutto venga ricondotto in ordine il giorno dopo le elezioni politiche».

«Spero che le vicende politiche italiane non siano condizionate dallo spread. Spero che finisca presto la campagna elettorale e che le cose diventino più chiare per tutti», ha affermato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti a chi gli chiede se sia preoccupato per l'andamento dello spread.

 
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