L'elemosiniere e il palazzo occupato, la difesa d'ufficio del cardinale Parolin: voleva attirare attenzione sul problema

L'elemosiniere e il palazzo occupato, la difesa d'ufficio del cardinale Parolin: voleva attirare attenzione sul problema
di Franca Giansoldati
2 Minuti di Lettura
Martedì 14 Maggio 2019, 12:25 - Ultimo aggiornamento: 19:28

Città del Vaticano - Il capo della diplomazia pontificia, il cardinale Pietro Parolin, difende il cardinale 'elettricista'. Davanti alla crisi senza precedenti causata dal cardinale Krajewski che ha infranto leggi in Italia andando a riattivare la luce in uno stabile occupato illegalmente e posto sotto sequestro, prova a minimizzare. La parola d'ordine in Vaticano, all'indomani del caso, è di riportare l'episodio ad una sorta di 'bravata'.

«Ho visto che ci sono state tante interpretazioni e tante polemiche. Personalmente credo che lo sforzo dovrebbe essere quello di capire il senso di questo gesto, che è attirare l'attenzione di tutti su un problema reale, che coinvolge persone, bambini, anziani».


Parolin, ha commentato il gesto dell'elemosiniere di Papa Francesco, che ha tolto i sigilli al contatore della luce , parlando a Milano ad una conferenza alla Cattolica. Sa bene che tutti i cardinali che compongono il collegio cardinalizio sono di fatto equiparati a ministri, e che godono delle prerogative della cittadinanza vaticana. Il pasticcio continuerà a farsi sentire al di là del Tevere dove sono tutti in attesa di capire le prossime mosse della magistratura italiana se aprirà o meno un fascicolo, in base ad una denuncia contro ignoti.

Parolin difende d'ufficio il giovane cardinale polacco. «Attirare l'attenzione di tutti su un problema reale, che coinvolge persone, bambini, anziani e cercare insieme di risolverlo -e mi pare che questo è già avvenuto in un certo senso, nel senso che anche le istituzioni si sono attivate. Sottolineerei questa positività e questa buona intenzione». Parolin non ha detto però una parola sulla possibilità da parte del Vaticano di pagare i 300 mila euro di debiti pregressi di bollette non pagate. 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA