​Il Messaggero mette in rete Mind the Gap

Il Messaggero mette in rete Mind the Gap
di Franca Giansoldati
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Sabato 11 Maggio 2019, 12:08 - Ultimo aggiornamento: 13 Maggio, 18:20

Il colore dello sfondo è il giallo. Simbolo della luce del sole ma anche della conoscenza e dell’energia, sia dell’intelletto che nervosa. Il nome scelto, invece, è inglese, Mind The Gap - fa attenzione al gradino - una frase piuttosto popolare, impossibile non averla sentita, se siete stati a Londra, utilizzata sin dagli anni Sessanta per avvertire i viaggiatori a fare attenzione al ‘gap’ esistente tra il vagone e il marciapiede. Il sito che Il Messaggero inaugura oggi, in occasione del convegno all’università Luiss Guido Carli, è interamente dedicato al divario che persiste tra il genere maschile e quello femminile in campo sociale, economico, professionale, culturale. Il logo, invece, è stato studiato per il suo impatto immediato, capace di offrire spunti per guardare da un’altra prospettiva il famoso ‘gap’ che ancora divide la vita dei due sessi sin dalle scuole primarie; basti solo pensare allo stereotipo che vorrebbe le bambine meno portate per la matematica. In questa ottica – un’ottica costruttiva - è nata l’idea di sviluppare uno spazio aperto ad approfondimenti, notizie, opinioni, affrontando con obiettività il tema di tutto ciò che rende ancora difficile la vita delle donne.
 



LA GENESI
La bassa autostima registrata all’interno dell’universo femminile ha sicuramente una genesi complessa e antica, ma è proprio all’interno di questo spazio di proporzioni non indifferenti che occorre soffermarsi un attimo. Quante sono le discriminazioni che ancora subiscono le donne in un Paese dove lavorano e guadagnano di meno e fanno meno carriera degli uomini, senza sfondare il soffitto di cristallo? 

È innegabile che le italiane vivano in una situazione di difficoltà che le costringe a dover scegliere tra il lavoro e la famiglia, e non di rado sono persino costrette a rinunciare ai figli (livelli di natalità sono sempre più irrilevanti in uno dei Paesi più vecchi dell’Occidente). Del resto le neo-mamme non hanno aiuti, si ammazzano di fatica, fanno due lavori e spesso sono costrette a licenziarsi. Alcune, poi, purtroppo, subiscono sessismo e violenze. La conduzione di marcia che accompagnerà la produzione giornalistica di Mind The Gap punta a raccontare i percorsi di successo, ma anche i percorsi accidentati dell’autostima femminile, ovvero la capacità delle donne di credere in se stesse e di far leva sui propri talenti.

OSSERVATORIO
Lo faremo osservando la vita quotidiana da diverse angolature, senza tralasciare la rivoluzione culturale che è in atto e che impone le società avanzate di liberarsi delle disparità, dei pregiudizi, degli stereotipi, del sessismo e della violenza di genere. Racconteremo anche della lunga scia di sangue lasciata dai femminicidi, causa di una struggente Spoon River che sembra non avere fine. 
 
 


Mind The Gap in questa narrazione renderà conto anche di tutte le notizie che riguardino la capacità di creazione del mondo femminile. Spesso la vita porta le donne a superare se stesse nei momenti di crisi e di difficoltà. Ecco che l’autostima si sviluppa quando si supera il proprio gap e di realizza un successo. Nel sito ci sarà spazio per il cammino in corso e su come fare rete. Perché mentre la rete maschile fa parte della cultura e della tradizione, mentre gli uomini imparano sin dall’infanzia a fare squadra, la rete femminile resta un percorso tutto da raccontare. Con precisione, coraggio, costanza. Si insisterà sul tema della solidarietà femminile, nella speranza che le donne riescano a condividere il dolore, le violenze, le discriminazioni, la fatica così come i progetti, i sogni e la gioia di avercela fatta. Si incoraggeranno le donne a cementare tra loro le rispettive energie, onde poter gettare le basi sulle quali edificare una cultura della condivisione. L’autostima sarà il collante dei nostri sforzi per declinare tutto questo. Se si vuole andare lontano e superare la savana, dice un proverbio africano, bisogna camminare assieme. Noi cammineremo accanto a voi.
 

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